Abitudini di spesa e risparmio: il divario di genere
Perché le donne sono più brave a risparmiare?
Uno studio effettuato da N26, che analizza i dati di spesa e di risparmio dei propri clienti in Europa nel 2021, evidenzia come le donne siano in grado di risparmiare più degli uomini. Nonostante gli individui di sesso maschile abbiano guadagnato in media il 30% in più delle donne, sono riusciti a mettere da parte meno soldi.
Un’abitudine che, secondo la dottoressa Mira Fauth-Bühler, neuroscienziata e docente di psicologia economica e neuroeconomia presso la Facoltà di Economia e Gestione Aziendale dell’Università FOM di Stoccarda, ha delle radici neurologiche.
Le differenze tra donne e uomini nel risparmio
Le donne hanno dimostrato una percentuale di risparmio media del 22% rispetto al proprio reddito mensile, un dato significativamente più alto in confronto agli uomini, che hanno accantonato in media solo il 16% del loro stipendio.
Soprattutto nella fascia d’età tra i 30 e i 34 anni, questa differenza è particolarmente evidente: le giovani donne accantonano mediamente il 32% in più degli uomini, nonostante i loro guadagni siano inferiori rispetto a quelli maschili del 26%.
Perché questo particolare “divario di genere”?
Ecco il parere della dottoressa Fauth-Bühler: “La ricerca ha dimostrato che le donne hanno meno probabilità di correre rischi rispetto agli uomini. Questa osservazione vale anche per quanto riguarda le questioni finanziarie: in confronto al sesso maschile, le donne si assumono meno rischi quando investono denaro. I comportamenti a rischio descrivono una tendenza a impegnarsi in attività potenzialmente dannose o pericolose per l’individuo. Al fine di ottenere ricompense più elevate, questi comportamenti vengono condotti indipendentemente dalle successive conseguenze negative. Sono state segnalate differenze di genere non solo per i comportamenti rischiosi ma anche per la capacità di ritardare la gratificazione. Le donne stanno meglio nel ritardare la gratificazione e nel resistere agli impulsi e alle tentazioni”.
Il cervello umano cerca continuamente ricompense e le donne sono risultate più capaci degli uomini nell’aspettare la gratificazione finale, valutando la capacità del premio di compensare gli svantaggi dell’attesa.
La base neurobiologica delle differenze di genere
Questo fenomeno ha importanti basi neurologiche, come spiega la dottoressa Fauth-Bühler: “Il cervello delle donne e degli uomini differisce per alcuni aspetti. È importante sottolineare che le donne hanno una regione di controllo più ampia (il “CEO”, ovvero il Chief Executive Officer, del nostro cervello) rispetto agli uomini.
Pertanto, i cervelli femminili sono più bravi a reprimere comportamenti rischiosi e impulsivi. Questo potrebbe spiegare perché il risparmio di denaro sembra più facile per le donne rispetto agli uomini e perché le donne hanno meno probabilità di impegnarsi in investimenti rischiosi. La ragione di tali differenze nella struttura di controllo del cervello potrebbe essere probabilmente trovata nei nostri antichi antenati”.
“Le donne preistoriche”, continua l’esperta “dovevano prendersi cura della loro prole ed erano le principali responsabili della raccolta delle piante selvatiche. Per avere successo in quelle attività, essere prudenti e avversi al rischio era un prerequisito. Comportamenti rischiosi come lasciare la prole da sola avrebbero potuto avere una brutta fine, portando ad esempio all’uccisione da parte di animali selvatici. Inoltre, la capacità di ritardare i premi, ad esempio non mangiare tutti gli stock in una volta ma salvarli per inverni lunghi e freddi, le ha aiutate a sopravvivere a lungo termine”.
Come migliorare le proprie capacità di risparmio
Viste le differenze e le ragioni per cui donne e uomini hanno approcci diversi al tema del risparmio e della gestione del denaro, come diventare più oculati nelle spese?
Premesso che oltre al genere in questo ambito incidono altri fattori (tra cui età e Paese di provenienza), ecco alcuni consigli della dottoressa Fauth-Bühler per iniziare a risparmiare:
- Evitare di fare shopping se si è sotto stress o di cattivo umore
- Usare il denaro “fisico” invece di quello virtuale (pagando con carta di credito è più difficile rendersi conto di aver speso dei soldi, al contrario invece di quanto avviene con i contanti)
- Evitare di fare acquisti se si è di fretta
- Individuare i fattori che innescano la voglia di shopping (ad esempio vedere una pubblicità in TV o gli sconti nella vetrina di un negozio), provando ad evitarli
- Assumere il controllo dell’ambiente che ci circonda (per una passeggiata, meglio optare per un parco piuttosto che per le vie dello shopping)
Con queste piccole indicazioni, tutti dovrebbero essere in grado di “controllare” l’impulso a fare spese e di riuscire ad accantonare un po’ di soldi in più… naturalmente per concedersi una ricompensa ancora più grande alla fine!