Arrivo del secondo figlio: come va gestito
I consigli per preparare la coppia e il primogenito all’evento
Se è vero che la nascita del primogenito cambia radicalmente i meccanismi di una coppia, l’arrivo del secondo figlio impatta sull’intera famiglia: questa volta il lieto evento andrà a mettere in discussione non solo gli equilibri nella vita di mamma e papà, ma anche quelli del bambino più grande. Meglio dunque essere preparati al meglio alla nuova situazione, dal rientro a casa con il bebè all’evoluzione del nucleo familiare.
Secondo figlio: ecco cosa cambia
Alla nascita del secondogenito i genitori sono, o comunque si sentono, “esperti”. Il rischio, però, è quello di abbassare la guardia e di sottovalutare un aspetto cruciale: quello che si ha di fronte è un individuo unico, con ritmi, esigenze e modi di agire e rapportarsi con gli altri diversi da ogni altro bambino.
Non solo: avere una persona in più a cui badare aumenta fin da subito il carico di fatica fisica e mentale dei genitori, che devono prestare la massima attenzione al nuovo arrivato, senza trascurare le necessità del primogenito. Quest’ultimo farà i capricci, sarà geloso e molto vivace, a dispetto del più piccolo, che necessita invece di tranquillità e coccole. Ecco perché è importante preparare l’ingresso del secondo figlio in famiglia, in modo da rendere meno pesante e più gioioso questo evento.
Come gestire l’arrivo del secondo figlio
Come gestire allora questa situazione? Prima di tutto bisogna coinvolgere il partner. Promuovere il dialogo permette di capire cosa bisogna fare nella quotidianità e come dividersi i compiti (per quanto possibile). Il sostegno può arrivare da nonni, zii, fratelli, sorelle e da chiunque possa dare una mano, tuttavia mai prescindere dall’aiuto del papà che ricopre un ruolo fondamentale nell’equilibrio della famiglia.
Secondo figlio e il rapporto di coppia
Se la nascita del primo figlio, oltre a una ventata di novità e gioia, può far emergere alcune criticità nel rapporto di coppia, spesso anche il secondo bambino rischia di rompere equilibri delicati, magari creati da poco. Ma stando a uno studio condotto presso la Michigan University, l’insoddisfazione è solitamente un fenomeno passeggero.
Nella ricerca sono state monitorate 200 coppie dall’ultimo trimestre di gravidanza fino ad un anno dopo la nascita. Circa metà delle donne ha segnalato alcune problematiche, ma non tali da sfociare in conflitti particolari. I padri hanno invece riportato l’inizio di un trend positivo dopo un mese di vita del neonato. In generale il periodo di transizione per entrambi i genitori è avvenuto mediamente in quattro mesi dopo il parto.
Secondo figlio: come comportarsi con il primo
Ma il lieto evento non va a scuotere solo l’equilibrio della coppia: il primogenito avrà infatti l’arduo compito di condividere spazi e attenzioni. È dunque cruciale adottare, anche con l’aiuto del padre, una strategia dedicata all’accettazione graduale del fratellino o della sorellina in arrivo. Un primo passo importante è quello di introdurre il discorso quando la gravidanza inizia ad essere visibile, cercando di creare un clima di entusiasmo e novità per la famiglia che si sta per allargare.
Attenzione però a non dare l’annuncio troppo presto: se il figlio maggiore è ancora piccolo risulta difficile concepire l’idea di un’attesa troppo lunga. Sicuramente sarà utile renderlo partecipe nel percorso di attesa, facendogli sentire di avere un ruolo in quello che sta succedendo, per esempio coinvolgendolo nella scelta del nome.
Gelosia del primogenito
Il rientro in casa con il secondo figlio può però essere caratterizzato dalla gelosia del primogenito. Si tratta di un fenomeno assolutamente normale, quindi i genitori non devono dimenticare di ritagliare del tempo di qualità per il maggiore. Basta giocare con lui e parlargli della sua vita in modo da esaltare la sua personalità.
Ci potranno essere manifestazioni di insofferenza anche forti nelle prime settimane, con atteggiamenti aggressivi o di chiusura in se stessi, ma con comprensione e inclusione la situazione si stabilizzerà in fretta. Un modo per velocizzare il processo può essere anche quello di insegnare al primogenito a prendersi cura del nuovo arrivato, mettendo le basi per un legame che può durare tutta la vita.