Assicurazione contro gli infortuni domestici: perché è indispensabile
Un obbligo (e un diritto) per tutelare la salute di chi si occupa della casa
Il lavoro della casalinga è tanto essenziale quanto spesso sottovalutato. Solitamente ricoperto dalle donne, questo ruolo si è evoluto, seguendo le trasformazioni della società. Con gli anni, in particolare, si è fatta sempre più forte la richiesta di riconoscere questa attività come un’occupazione vera e propria.
Il cambio di sensibilità ha portato oltre vent’anni fa – il primo marzo del 2001 – all’applicazione della Legge 493/99. La norma prevede la tutela della salute all’interno delle abitazioni e l’istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici.
Secondo l’Inail, è una legge “a elevato impatto etico e sociale, che valorizza la dedizione e il senso di responsabilità di chi svolge quotidianamente e a tempo pieno il proprio lavoro tra le mura domestiche, equiparandolo, dal punto di vista della tutela dei rischi da infortunio, a quello svolto fuori casa”.
È quindi un provvedimento di civiltà, ma che ancora oggi trova scarsa applicazione, soprattutto a causa di un’informazione insufficiente.
Come attivare l’assicurazione contro gli infortuni domestici
L’assicurazione è fondamentale per proteggersi dagli incidenti che possono capitare nella quotidianità. Ma cosa si intende per infortunio domestico? Si tratta di un evento casuale o violento, sicuramente inevitabile, che causa una lesione fisica o un’infermità a chi lo subisce. Si verifica all’interno delle mura di casa o nelle aree pertinenti durante lo svolgimento dei lavori casalinghi.
Quello che pochi sanno è che la polizza è obbligatoria e quindi va stipulata per legge per chi:
- Ha un’età compresa tra i 18 e i 67 anni compiuti
- Si occupa della cura della casa e dei componenti della famiglia a tempo pieno
- Non è legato a vincoli di subordinazione per lavoro dipendente
- Presta lavoro familiare in modo abituale ed esclusivo.
Nello specifico, devono stipulare la polizza:
- Gli studenti che svolgono le pulizie nell’ambiente in cui abitano, anche se fuori sede;
- Tutti gli over 18 che lavorano esclusivamente in casa occupandosi della sua gestione
- I pensionati under 67
- I cittadini stranieri inoccupati che soggiornano in Italia
- I lavoratori in mobilità o cassa integrazione
- I lavoratori stagionali, temporanei o a tempo determinato che non sono occupati per l’intero anno.
Come attivare quindi l’assicurazione contro gli infortuni domestici? Presentando all’Inail la domanda di iscrizione esclusivamente attraverso la modalità telematica, con il servizio online “Domanda di iscrizione e richiesta avviso di pagamento” disponibile sul sito inail.it. La polizza è valida dal giorno successivo l’iscrizione e il rinnovo è obbligatorio entro il 31 gennaio 2022. Rinnovo che, se pagato entro la scadenza, copre l’intero anno solare, a partire dal primo gennaio.
Assicurazione casalinghe gratuita: cosa copre e quali sono i costi deducibili
L’assicurazione casalinghe copre tutti gli infortuni o gli incidenti che avvengono nell’ambito del lavoro domestico, quindi nell’abitazione in cui vive l’assicurato insieme al suo nucleo familiare o nelle sue pertinenze. Va considerata abitazione anche l’eventuale casa delle vacanze (anche se presa in affitto), purché sia all’interno del territorio italiano. Sono compresi poi gli infortuni che avvengono in relazione alla cura degli animali domestici o riguardanti piccoli interventi di fai da te.
Come detto, il premio della polizza va pagato entro il 31 gennaio di ogni anno. L’importo da versare è pari a 24 euro, deducibile a fini fiscali.
Va detto però che questo importo è a carico dello Stato nei seguenti casi:
- L’assicurato possiede un reddito personale complessivo lordo fino a 4.648,11 euro l’anno;
- Fa parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo lordo non supera i 9.296,22 euro l’anno.
Una possibilità essenziale per chi ha una disponibilità economica limitata.
Assicurazione contro gli infortuni casalinghi: i nodi da sciogliere
Nonostante l’obbligo, sono ancora in moltissimi coloro che non stipulano la polizza. Secondo Il Sole 24 Ore, su una platea di tre milioni di soggetti interessati, soltanto un milione si è assicurato contro gli infortuni casalinghi. Un numero basso, che deve essere analizzato con cura.
Sicuramente una delle cause dell’insuccesso di questa misura è la scarsa informazione. Come sottolineato su Donna Moderna da Agatino Cariola, responsabile della Direzione centrale rapporto assicurativo dell’Inail, molte persone non sanno che la polizza è obbligatoria, mentre altre hanno una scarsa cultura assicurativa.
Inoltre, tante casalinghe sottovalutano i pericoli che si corrono all’interno della propria abitazione. Sebbene nell’immaginario collettivo la casa sia sinonimo di sicurezza, la realtà dei fatti è diversa: stando ai numeri riportati da Il Mattino, basati sui dati dell’Istat, ogni anno si verificano tre milioni di incidenti domestici. Sette episodi su dieci riguardano una donna. Inoltre un terzo coinvolge una persona con più di 65 anni, mentre la metà dei casi è dovuta a cadute.
Per far maturare una consapevolezza in questo ambito, è dunque indispensabile, da parte delle istituzioni, spingere sulla comunicazione, con informazioni chiare e facilmente comprensibili da tutti. L’assicurazione non deve dunque essere considerata l’ennesima tassa, ma uno strumento per proteggersi nella quotidianità, oltre che un diritto faticosamente conquistato negli anni.