Bambini e videogiochi: quando si parla di dipendenza

Un fenomeno da non sottovalutare che interessa giovani e giovanissimi

bambini e videogiochi: i rischi della dipendenza

Ore e ore trascorse davanti agli schermi, sempre incollati al joystick simulando guerre e combattimenti. Per molti bambini oggi si può parlare di vera e propria dipendenza dai videogiochi, un fenomeno che si è ulteriormente acuito con lo scoppio della pandemia. Costretti a trascorrere molte più ore dentro casa, i ragazzi si sono rifugiati in un universo virtuale, perdendo i contatti con la realtà ed esponendosi a tutti i rischi e le conseguenze che questo comporta.

Gli effetti dei videogiochi sul sistema nervoso dei ragazzi

Gli effetti della dipendenza dai videogiochi

L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito ufficialmente il “gaming disorder” tra le nuove forme di dipendenza del mondo contemporaneo. Si tratta di una vera e propria malattia, con conseguenze negative importanti soprattutto sullo sviluppo dei bambini. Più nel dettaglio, chi è affetto da questa patologia è portato a dare la priorità al gioco, dedicando sempre più tempo a questa attività, nonostante le pesanti ricadute sul piano personale, sociale, familiare ed educativo.

Indagando gli effetti dei videogiochi sul sistema nervoso e sulla mente dei bambini è possibile comprendere meglio i pericoli di questa problematica. La cronaca vede sempre più spesso i giovani vittime di questa malattia che, nei casi più gravi, arrivano a gesti estremi di violenza e autolesionismo, fino anche al suicidio. Diversi studi americani hanno infatti evidenziato come i videogiochi possano provocare fenomeni depressivi e crisi d’ansia, caratterizzati da scarsa tolleranza alle frustrazioni, compromettendo la sfera sociale e i risultati scolastici.

I campanelli d’allarme

Per capire quando cominciare a preoccuparsi, è necessario osservare il bambino o il ragazzo nella sua quotidianità. Sul portale OK-Salute vengono riportati alcuni campanelli d’allarme piuttosto comuni, che potremmo riassumere in quattro punti:

  • Tendenza a isolarsi
  • Difficoltà ad addormentarsi
  • Basso rendimento scolastico
  • Scarsa o inesistente vita sociale.

A questi, si aggiungono normalmente irrequietezza, sbalzi d’umore e scarsa capacità di concentrazione sulle attività che si stanno svolgendo.

Come disintossicare i bambini dai videogames

dipendenza dai videogames; come disintossicarsi

Cosa può fare quindi un genitore per disintossicare un bambino dai videogiochi? Il primo passo è quello di limitare il tempo dedicato alla tecnologia, incoraggiando il piccolo a svolgere esercizi fisici all’aria aperta. Questo non significa che sia necessario condannare e mettere totalmente al bando i videogames, ma bisogna incentivare il bambino a farne un uso responsabile, intervallando il tempo trascorso davanti ai videogiochi con quello passato insieme ai propri coetanei.

Anche dentro casa ci sono tante soluzioni valide: è consigliato ad esempio coinvolgere i bimbi in qualche lavoretto o faccenda domestica, oppure giocare insieme a loro, trovando nuovi passatempi da coltivare in famiglia. Un puzzle o le costruzioni sono un’ottima alternativa ai videogiochi, ma anche dilettarsi ai fornelli, preparando pranzi e dolcetti tutti insieme, può aiutare.

Sono tutte opzioni più facili da attuare quando si ha a che fare con bambini piccoli, meno quando si parla di adolescenti. In questo secondo caso, si suggerisce di farsi aiutare da un professionista (uno psicologo o uno psichiatra), per trovare l’approccio migliore da adottare senza creare traumi o attriti nel rapporto famigliare.