Bonus babysitter, un valido aiuto per le famiglie

Raddoppiato l’importo del voucher dell’Inps con il Decreto Rilancio

bonus baby sitter

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del tanto atteso Decreto Rilancio, il Governo ha potuto finalmente sbloccare i 55 miliardi di fondi previsti dalla maxi-manovra. Aiuti che, stando agli obiettivi dell’esecutivo, andranno a sostenere imprese e famiglie nel difficile momento post-epidemia di Coronavirus.

Il provvedimento – un documento di 266 articoli – contiene tra le altre cose il bonus baby sitter. Questo tipo di agevolazione, erogata alle famiglie tramite bonus da spendere per assumere una baby sitter, era già stato inserito nel Decreto Cura Italia, ma, stando a quanto si legge nel testo del Decreto più recente, ora è previsto: “l’aumento del limite massimo complessivo per l’acquisto di servizi di baby sitting da 600 euro a 1.200 euro e la possibilità, in alternativa, di utilizzare il bonus per l’iscrizione ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia”.

In sintesi, il bonus è raddoppiato passando da 600 a 1.200 euro per nucleo familiare  ed è spendibile sia per scegliere un/a professionista che si prende cura dei minori quando i genitori non sono presenti, sia per iscrivere i piccoli ai servizi educativi e ricreativi organizzati per l’infanzia su tutto il territorio nazionale.

Il bonus baby sitter non è cumulabile con quello per l’asilo nido e per il congedo parentale e non è richiedibile da coloro che ne hanno già fatto domanda.

AGGIORNAMENTO DI GIUGNO: il Bonus Baby Sitter è valido anche per nonni e genitori affidatari

Di recente l’Inps (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale) ha reso pubblica una circolare, numero 73/2020, in cui estende la possibilità di spendere la cifra del bonus anche per parenti non conviventi e genitori affidatari che abbiamo la responsabilità di un minore in adozione o pre-adozione, ma solo nel caso in cui l’altro genitore non usufruisca di una forma di sostegno al reddito. Nella definizione di “parenti non conviventi” rientrano zii e zie, o nonni e nonne, che rappresentano un aiuto consistente e la soluzione più diffusa tra le giovani famiglie per la cura dei figli. Secondo l’Istat, infatti, in una famiglia in cui entrambi i genitori sono lavoratori, il 60,4% affida ai nonni i bambini di età inferiore ai due anni (Fonte: Corriere della Sera). L’estensione del bonus baby sitter ha generato un dibattito circa il potenziale rischio di contagio familiare di Covid-19 tra nonni e bambini, dal momento che le persone anziane sono i soggetti più a rischio. Elena Bonetti, ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità, ha dichiarato che “anche in questa fase i nonni devono essere oggetto della nostra massima tutela e proteggere la loro salute era e resta una priorità” (Fonte: Sky Tg24).

Come funziona il bonus baby sitter

baby sitter 2020

Vediamo insieme quali sono i requisiti e le modalità di richiesta per il bonus baby sitter 2020, dal momento che non tutte le categorie di cittadini e cittadine possono farne domanda.

A chi spetta il voucher baby sitter 2020 dell’Inps?

  • Ai dipendenti del settore privato
  • Ai lavoratori iscritti alla Gestione separata
  • Ai lavoratori autonomi
  • A medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori socio sanitari, personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Da ricordare che per il personale sanitario l’entità del bonus passa dai 1.000 euro previsti in precedenza a 2.000 euro.

I requisiti per utilizzare il bonus

voucher baby sitter 2020 requisiti

Per utilizzare il voucher baby sitter 2020, sono necessari i seguenti requisiti:

  • il minore non deve aver compiuto 12 anni alla data del 5 marzo 2020. Questa restrizione non è valida nel caso in cui sia certificata una disabilità.
  • il genitore beneficiario dell’agevolazione deve convivere con il minore
  • nessuno dei genitori deve beneficiare di strumenti di sostegno al reddito
  • nel nucleo familiare non deve esserci un altro genitore disoccupato o che al momento non può recarsi al lavoro
  • il richiedente non deve usufruire allo stesso tempo di un congedo parentale

Come fare domanda per il bonus baby sitter

Il via per presentare la domanda per il nuovo bonus baby sitter per il Coronavirus è scattato il 20 maggio. Ecco le opzioni per effettuare la richiesta del bonus baby sitter:

  • online, attraverso l’applicazione web disponibile sul portale web dell’Inps;
  • attraverso il Contact Center Inps, contattando il numero verde gratuito da rete fissa 803.164 o, da rete mobile, il numero a pagamento 06 164.164;
  • affidandosi ai servizi offerti dai patronati.

Chi ne fa richiesta deve essere in possesso di una tra le seguenti credenziali:

  • il pin del proprio profilo Inps;
  • la certificazione SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • la carta d’identità elettronica;
  • la carta nazionale dei servizi.

Per ottenere l’accredito, inoltre, è necessario essere in possesso del Libretto di Famiglia, che regola le prestazioni occasionali. Una volta che la domanda verrà accettata, l’Inps caricherà sul Libretto di Famiglia l’importo suddiviso in voucher da 10 euro. L’assegnazione del bonus è da confermare entro 15 giorni dalla ricezione, altrimenti non verrà considerato valido.
La durata del bonus si estende fino al 31 dicembre 2020 e copre il lavoro svolto entro termini di tempo compresi dal 5 marzo 2020 al 31 luglio 2020.

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) ha pubblicato un vadecum che puoi consultare qui per affrontare al meglio tutte le procedure.