Colesterolo alto: quali sono i sintomi, le cause e i rimedi

Un’alimentazione equilibrata riduce il rischio di malattie cardiovascolari

colesterolo alto

Il colesterolo è una componente importante per il nostro organismo: è una sostanza grassa presente nel sangue e generata dal fegato, utile per la produzione di alcuni ormoni, per la formazione della membrana cellulare e per il processo digestivo.

Tuttavia se è presente nel sangue in quantità elevate può causare problemi di salute, soprattutto a carico del sistema cardiovascolare.

Colesterolo alto o nella norma: quali sono i valori?

Secondo la Società Europea di Cardiologia, un livello patologico (ipercolesterolemia) ha una concentrazione totale di colesterolo nel sangue di 200 o più mg/dl. Riguardo questo valore, però, occorre innanzitutto fare una distinzione tra la percentuale di colesterolo HDL e LDL:

  • l’HDL è considerato “buono”, si tratta di un concentrato di lipoproteine che rimuove gli strati dello stesso colesterolo in eccesso dalle arterie e lo trasporta fino al fegato, dove viene eliminato, diminuendo così il rischio di infarto o di ictus;
  • l’LDL, invece è “cattivo” per l’organismo, dal momento che questo tipo di lipoproteina tende a depositarsi sulla superficie interna dei vasi sanguigni, formando delle placche che, a lungo andare, possono ostruire completamente le arterie, provocando danni alla circolazione.

Per ridurre le probabilità di soffrire di malattie cardiovascolari è necessario che la concentrazione di HDL nel sangue sia di circa 40 – 80 mg/100 ml, mentre quella di LDL sia compresa tra i 70 e i 180 mg/100 ml.

Questi valori sono indicativi e vanno rapportati allo stato di salute generale di un individuo, è bene sempre consultare il proprio medico curante a riguardo.

È infatti possibile che, anche avendo il colesterolo al di sotto delle soglie indicate, si corrano dei rischi. Ad esempio, un’analisi condotta dal centro di ricerca del Brigham and Women’s Hospital di Boston – pubblicata sulla rivista “Neurology” – ha dimostrato che i soggetti che hanno il colesterolo LDL sotto i 70 ml/dl raddoppiano il rischio di ictus emorragico.

Colesterolo alto: i sintomi

sintomi del colesterolo alto

Secondo un’analisi dell’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), condotta nel 2016, un italiano su tre soffre di ipercolesterolemia (eccesso di LDL) e nel 40% dei casi non ne è consapevole.

Oltre ad affidarsi agli esame del sangue, che è bene fare in modo periodico e con i quali si può venire a conoscenza di eventuali valori fuori norma, si può prestare attenzione ad alcuni campanelli d’allarme.

I principali sintomi del colesterolo alto sono:

  • senso di affaticamento fisico e mentale;
  • alitosi;
  • intorpidimento degli arti e infiammazioni croniche;
  • difficoltà di digestione e stitichezza;
  • mal di testa frequenti;
  • dolori al petto.

Se si avvertono uno o più di questi malesseri con frequenza è consigliabile consultare un medico.

Le abitudini nocive: cause del colesterolo alto

colesterolo alto e fumo

Le cause del colesterolo alto sono svariate: l’accumulo di LDL nel sangue aumenta di pari passo con l’età ed è influenzata da fattori, quali la presenza del diabete, l’alimentazione e lo stile di vita adottato.
Come sottolineato da molti Centri specialistici, gli elementi da evitare sono:

  • nicotina e monossido di carbonio (componenti del fumo di sigaretta);
  • sedentarietà e conseguente sovrappeso e obesità;
  • una dieta a base di grassi animali;
  • stress accumulato.

Quali sono i cibi da evitare per il colesterolo?

cibi da evitare per il colesterolo

Eliminare il colesterolo in eccesso è una missione possibile: un’alimentazione equilibrata è il primo aspetto da considerare in termini di prevenzione, così come la pratica regolare di un’attività fisica e la riduzione del consumo di alcolici.

Non esiste una vera e propria lista di cibi da evitare, ma in alcuni casi è importante limitare l’assunzione di certi prodotti durante i pasti. Come ricorda la Fondazione Veronesi, gli esperti suggeriscono di consumare con prudenza:

  • grassi animali, come burro, lardo, strutto, panna;
  • oli vegetali saturi, quali quelli di palma e di colza;
  • insaccati, frattaglie e carni conservate;
  • latte e yogurt interi, formaggi stagionati e ad elevato contenuto di grassi saturi;
  • bevande alcoliche;
  • zuccheri semplici come glucosio, saccarosio e fruttosio industriale.

Cosa mangiare per abbassare colesterolo e trigliceridi?

Quali sono gli alimenti che, invece, sono consigliati per abbassare il livello di colesterolo e anche dei trigliceridi? La dieta mediterranea è l’alleata migliore: in particolare, i cibi che da non far mancare durante la giornata sono:

  • cereali, preferibilmente integrali piuttosto che lavorati;
  • legumi, dalle due alle quattro volte a settimana;
  • frutta e vegetali, da dividere in cinque porzioni totali al giorno;
  • pesce, due o tre volte alla settimana, preferibilmente cotto alla griglia, al cartoccio o al vapore;
  • olio di origine vegetale.

Per quanto riguarda carni rosse e formaggi, il consumo di questi alimenti è salutare, a patto di non eccedere nelle porzioni e nella frequenza all’interno della dieta e di avere alcune accortezze nella scelta della materia prima, oltre che della cottura.

La dieta anti-colesterolo alto: carni e formaggi, quali scegliere

colesterolo alto cosa mangiare

Le carni e i formaggi sono gli alimenti che aumentano maggiormente il tasso di colesterolo cattivo, ma nonostante ciò, per ridurre il rischio di ipercolesterolemia non occorre eliminarli totalmente dalla propria dieta.

Quale carne mangiare con il colesterolo alto?

Per quanto riguarda la carne è consigliabile preferire quella bianca, come pollo, tacchino e coniglio. Nella scelta della rossa, invece, è opportuno selezionare i tagli più magri. Per ridurre ulteriormente l’apporto lipidico bisogna poi eliminare il grasso visibile – compresa la pelle nei volatili – e prediligere tecniche di cottura alla griglia, al vapore o in forno.

Quali sono i formaggi che si possono mangiare con il colesterolo?

Parlando di formaggi, la maggior parte delle tipologie contiene alti livelli di grassi saturi. Alcune, però, sono provviste di acidi grassi in grado di alzare il colesterolo buono senza aumentare quello cattivo. La crescenza, ad esempio, ne contiene 53 mg/100 g e, con il suo aroma gustoso, è apprezzabile sia da sola sia all’interno di numerose ricette. Lo stesso vale per la feta, che è anche una ricca fonte di proteine vegetali, così come i fiocchi di latte. La ricotta e lo stracchino sono leggeri, quindi si possono inserire all’interno di una dieta settimanale, sempre in quantità moderate. A sorpresa, anche il gorgonzola è tra i formaggi accettabili in un regime attento ai livelli di colesterolo: è ricco di acqua e molto saporito, senza essere eccessivamente grasso.

Come si può notare, non occorre sottoporsi a restrizioni esagerate per abbassare la quantità di lipidi e trigliceridi nel sangue. Ogni alimento è accettabile se consumato all’interno di una dieta sana, varia ed equilibrata.