Come affrontare un tumore al seno

Gli aspetti psicologici da affrontare dopo la diagnosi di cancro al seno

Ricevere una diagnosi di tumore al seno è un evento traumatico che cambia la vita delle pazienti e che può causare un notevole disagio psicologico ed emotivo.

Gli effetti psicologici della diagnosi di tumore al seno sono documentati da diversi studi. Secondo una ricerca del Centro di riferimento oncologico (CRO), che si è focalizzata sul benessere delle pazienti tra i 25 e i 45 anni, circa una donna su 5 sperimenta disturbi d’ansia e una su 15 una qualche forma di depressione a distanza di 12 mesi. Il trauma non è facile da superare: è stato stimato che, anche dopo un anno, il 18,9% delle pazienti va incontro a episodi di ansia e che il 6,6% continua a soffrire di depressione.

Alcune donne possono anche avere altri problemi psicologici specifici come disturbi alimentari, PTSD (disturbo post-traumatico da stress), disturbo ossessivo compulsivo (OCD), attacchi di panico.

Tumore al seno ed effetti psicologici

Nelle donne questo tipo di tumore è una delle malattie al seno femminile più diffuse: nonostante i numerosi casi, oggi la mortalità è scesa tantissimo grazie alla prevenzione attraverso la mammografia e gli esami senologici specifici.

Dopo aver ricevuto una diagnosi di tumore al seno, oltre alla malattia “fisica” una donna deve affrontare anche gli aspetti psicologici della patologia. Molte pazienti provano una serie di emozioni negative che possono includere paura, shock, rabbia, ansia, depressione, sbalzi d’umore, sentimenti di impotenza e perdita di controllo.

Il proprio corpo non sembra più lo stesso, crollano tutte le certezze, si perde la fiducia in se stesse e le priorità della vita cambiano necessariamente. Per chi si sottopone ad un intervento di mastectomia, le conseguenze psicologiche sono ancora più importanti.

Come superare ansia e depressione

Gestire gli aspetti emotivi di un tumore al seno non è facile: per riuscirci è importante mettere in atto alcuni comportamenti che possono aiutare a superare il trauma. Prima di tutto, è utile informarsi con precisione su quanto sta accadendo, affidandosi al proprio medico di fiducia o a un medico di un centro specializzato per capire quali sono i rischi e le azioni da intraprendere. Questo permette di vivere con più consapevolezza e lucidità la malattia.

Un altro fattore fondamentale è accettare le emozioni provate e non colpevolizzarsi: stare male in questi casi è assolutamente normale e, per quanto sia doloroso, aiuta a conoscersi meglio e a capire come reagire alla situazione. Comprendere i propri bisogni, ascoltare le proprie paure e dedicarsi del tempo sono azioni utili per intraprendere il percorso di cura con un’attitudine positiva.

Infine, chiedere aiuto alle altre persone fa la differenza durante e dopo la malattia. Non c’è nulla di cui vergognarsi nel cercare sostegno in famiglia, tra gli affetti e nel personale medico di riferimento.

L’importanza del supporto psicologico dopo il tumore al seno

Affrontare un tumore al seno è una sfida per la paziente e per le persone che la circondano: gli effetti psicologici si riverberano non solo sulla donna, ma anche sui suoi cari.

La chiave per gestire lo stress è costruire una rete di supporto e affidarsi a un servizio di psico-oncologia.

Per le donne a cui è stato diagnosticato il tumore al seno, può essere utile parlare con altre persone che ci sono passate prima o con altre che stanno vivendo la stessa prova. Può essere confortante condividere le esperienze e imparare come altre donne hanno affrontato le loro emozioni.

Oltre a questo, il supporto psicologico di uno specialista che accompagni la donna – e la sua famiglia – lungo tutto il percorso prima durante tutte le fasi del tumore al seno, è indispensabile. Per fare in modo che le pazienti vivano questi momenti nel modo migliore possibile, l’aiuto di un professionista diventa davvero insostituibile.