Come vendere le proprie creazioni

Regole e consigli per la vendita di prodotti artigianali home-made

Come vendere le proprie creazioni

Sono tante le persone che decidono di affiancare al loro lavoro un hobby creativo, con il quale integrare il proprio stipendio: nei casi più fortunati, riescono addirittura a vivere soltanto della propria passione.

Ma è possibile mettere in vendita opere di questo tipo in autonomia? Ed è legale farlo senza partita IVA? Sono diversi gli interrogativi in merito, per questo bisogna mettere in chiaro una cosa fin da subito: a fare la differenza è la continuità dell’attività.

Come vendere i propri lavori fatti a mano

vendere le proprie creazioni senza partita Iva

In generale, non è richiesta l’apertura di una partita IVA se si vendono, in modo occasionale, lavori fatti a mano, frutto dell’ingegno creativo in modo non professionale e non organizzato. Tuttavia la normativa è complessa, per questo è sempre bene rivolgersi ad un esperto per conoscere nel dettaglio la propria situazione ed evitare di incappare in problematiche burocratiche e legali.

In ogni caso è fondamentale definire la categoria dell’hobbista, ovvero chi produce qualcosa di nuovo partendo da beni già esistenti.

Questa figura può vendere le proprie creazioni senza partita IVA se è un “operatore non professionale che vende, propone o espone, in modo sporadico e occasionale, prodotti di modico valore”.

Il limite degli incassi è posto a 5mila euro annui: se questo tetto viene superato, occorre iscriversi presso la gestione separata dell’INPS.

Nel caso in cui invece l’attività è ritenuta organizzata e professionale, a prescindere dalla natura di quanto viene messo in commercio, è necessario:

  • aprire partita IVA;
  • iscriversi presso la Camera di Commercio e all’INPS (gestione speciale commercianti o artigiani);
  • presentare la cosiddetta Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Comune in cui si opera e tenere le scritture contabili, a meno che non si sia in regime fiscale forfettario. In questo caso, si è tenuti a rilasciare una ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto per ogni lavoro svolto, cosa che invece non si deve fare quando la vendita è occasionale e non organizzata.

Come vendere le proprie creazioni nei mercatini

Vendere le proprie creazioni nei mercatini è possibile, a patto di rispettare alcuni adempimenti:

  • compilare la denuncia di inizio attività per esposizione e vendita di opere frutto del proprio ingegno;
  • avere il tesserino degli hobbisti, che ha validità annuale ed è rilasciato per un massimo di cinque anni, anche non consecutivi;
  • ottenere il rilascio della documentazione aggiuntiva richiesta dal Comune o dalla Regione in cui si opera;
  • effettuare il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico, se richiesto;
  • essere in linea con l’eventuale possesso dei requisiti morali richiesti dall’ente locale in questione.

L’hobbista con partita IVA, quindi strutturato per una vendita organizzata e abituale, ha a disposizione anche altre soluzioni:

  • la vendita in un temporary shop, che deve essere aperto per meno di 30 giorni all’anno;
  • il conto vendita, ossia un contratto stipulato con un negozio che esporrà questi oggetti con il fine di venderli ai propri clienti;
  • la presenza su una piattaforma online.

Come vendere online le proprie creazioni

Queste linee guida vanno rispettate anche nel mondo dell’online. Ad ogni modo, per vendere le proprie creazioni su Facebook, bisogna utilizzare il marketplace del social network dedicato agli annunci di compravendita.

Chi ha già compiuto 18 anni può cliccare, dopo aver effettuato l’accesso tramite app oppure da desktop, sull’icona che richiama un piccolo negozio e scegliere l’opzione “Vendi qualcosa”. Si può fissare il prezzo, il luogo di vendita, la categoria e decidere se offrire o meno la spedizione dell’oggetto, oltre a far vedere all’acquirente le foto dell’articolo proposto. Pubblicare l’annuncio richiede pochi step, così come svolgere l’intera procedura di vendita.

Facebook è soltanto una delle tante piattaforme usate per promuovere i propri prodotti online. Ma al di là degli strumenti utilizzati, l’importante è rispettare le normative, in modo da evitare brutte sorprese.