Nuovo contratto per colf, badanti e baby sitter: in vigore dal 1° ottobre 2020

Tutele e vantaggi per lavoratori, lavoratrici e famiglie

Nuovo CCNL Colf e badanti 2020

L’8 settembre, a Roma, è stato firmato il nuovo CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) che riguarda colf, badanti, baby sitter e altre figure assistenziali ed è entrato in vigore a partire dal 1° ottobre 2020, con validità fino al 31 dicembre 2022.

Il CCNL presenta diverse novità: dalla suddivisione in livelli di inquadramento sulla base delle mansioni, fino all’istituzione di permessi retribuiti per la formazione professionale. Tra gli articoli del nuovo contratto ci sono anche delle agevolazioni previste per le famiglie che hanno necessità di avere assistenza continua, sia diurna, sia notturna.

Tra le parti stipulanti che hanno collaborato e si sono accordate sul nuovo CCNL anche DOMINA, l’Associazione nazionale famiglie dei datori di lavoro domestico. Ad Anna Sciò, Direttrice Esecutiva dell’Associazione, abbiamo chiesto quali sono le novità più rilevanti introdotte a partire da ottobre.

Contratto colf, badanti e baby sitter: nuovi inquadramenti professionali

ccnl 2020 baby sitter

Il nuovo CCNL si applica a circa 860 mila lavoratori e lavoratrici registrati all’INPS con contratto regolare, che prestano assistenza familiare a vari livelli: dall’accudimento dei minori a quello degli anziani.

Uno degli obiettivi del contratto è quello di rendere più agevole la collaborazione sia per i datori di lavoro domestico, sia per coloro che lo svolgono. Inoltre, una delle finalità auspicate dalle parti stipulanti è quella di ufficializzare anche le prestazioni in nero, che interessano 1,2 milioni di persone, secondo un rapporto del 2019 stilato dall’Osservatorio sul lavoro domestico di Domina e dalla Fondazione Moressa, un istituto di studi specializzato nella mappatura dei fenomeni legati a immigrazione, lavoro e contributi (Fonte: Il Sole 24 ore).

Secondo quanto stabilisce il nuovo CCNL, le figure professionali sono suddivise per categorie di mansioni, alle quali corrisponde una diversa retribuzione, ancora in via di definizione, che sarà resa nota a partire da gennaio 2021. La dicitura “super” indica il percepimento di uno stipendio superiore:

  • Livello A
    Comprende i lavoratori e le lavoratrici che prestano assistenza per la manutenzione delle abitazioni familiari, come addetti alle pulizie, alla preparazione dei pasti, all’accudimento di piante e animali o a piccoli interventi di riparazione legati alla casa.
  • Livello A super
    Include lavoratori e lavoratrici deputati unicamente alla compagnia di persone adulte e autosufficienti.
  • Livello B
    Definisce una figura polifunzionale, che assolve a più compiti di tipo esecutivo, come pulizia, lavaggio e stireria, accudimento delle aree verdi, vigilanza (un/a custode che svolge attività di portineria), servizio a tavola, conduzione di mezzi per il trasporto dei membri familiari.
  • Livello B super
    Riguarda la figura professionale che svolge attività di assistenza (laddove richiesto anche di preparazione dei pasti e di pulizia) nei confronti di adulti autosufficienti e di bambini (baby sitter).
  • Livello C
    Appartengono a questo livello gli assistenti familiari qualificati, che svolgono le attività di competenza in autonomia e con responsabilità. In questa sezione rientrano per esempio cuochi e cuoche, che si occupano del vitto e dell’acquisto delle materie prime.
  • Livello C super
    Inquadra i professionisti senza una formazione specifica, che prestano assistenza a persone non autosufficienti e svolgono, se richiesto, lavori di pulizia e di cucina.
  • Livello D
    Regola le attività di figure qualificate che si occupano a vario titolo della gestione della vita familiare, come l’amministrazione dei beni, l’educazione e l’istruzione dei membri della famiglia, o l’organizzazione dei pasti (ad esempio, un Capo Cuoco) e delle faccende pertinenti agli spazi di proprietà (per esempio, una Capo Giardiniere).
  • Livello D super
    Fanno parte di questo livello le figure professionali qualificate che dirigono l’andamento di un casa, assistono persone non autosufficienti, o con difficoltà psichiche.

Il CCNL stabilisce che un profilo si intende qualificato quando il lavoratore o la lavoratrice ha conseguito un diploma (pertinente alle mansioni stabilite dall’inquadramento) in Italia o all’estero per una formazione non inferiore alle 500 ore.

Rinnovo del CCNL per il lavoro domestico 2020-2022: le novità principali

novità CCNL lavoro domestico 2020

Oltre ai nuovi inquadramenti suddivisi per livelli e basati sulle diverse mansioni, retribuite con differenti stipendi, il nuovo CCNL apporta ulteriori cambiamenti con decorrenza immediata a partire dal 1° ottobre, tra cui:

  • agevolazioni per le famiglie che necessitano di assistenza 24 ore su 24. In questo caso il CCNL disciplina sia l’assistenza notturna delle badanti, sia la prestazione di sorveglianza “a chiamata”. Il CCNL stabilisce un numero convenzionale di ore giornaliere lavorative, che permette alle famiglie di risparmiare da 24 fino a 36 ore settimanali di contributi contrattuali da versare;
  • riconoscimento del valore della formazione. A dicembre 2019 Ebincolf (Ente bilaterale nazionale del comparto datori di lavoro e collaboratori familiari) ha pubblicato la norma UNI 11766, che risolve definitivamente l’indeterminatezza delle competenze, stabilendo i requisiti minimi dell’assistente familiare;
  • indennità aggiuntiva per le figure professionali degli inquadramenti C super e D super. Il CCNL introduce un’indennità mensile di 100 Euro per i lavoratori e le lavoratrici addetti all’assistenza di più di una persona non autosufficiente presso la stessa famiglia;
  • estensione a 30 giorni del periodo di prova per le figure professionali conviventi. Lo scopo del prolungamento previsto dal CCNL è quello di permettere alle famiglie di scegliere con più calma e maggiore accortezza la persona da assumere e che vivrà con loro.

Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2021, saranno stabiliti degli aumenti in busta paga per tutte le figure professionali coinvolte nell’assistenza familiare, proporzionali al livello di inquadramento. Le nuove direttive sulla retribuzione saranno rese note nei primi mesi del nuovo anno. Nel caso del livello B Super convivente è già previsto una maggiorazione della retribuzione di 12 euro al mese.

Anna Sciò, Direttrice Esecutiva di DOMINA: il nuovo CCNL un percorso di lavoro e di confronto

DOMINA è tra le Associazioni datoriali firmatarie del nuovo testo che regola il Contratto Nazionale per il Lavoro Domestico, abbiamo chiesto ad Anna Sciò, Direttrice Esecutiva, di raccontarci quali sono, a suo parere, le novità più rilevanti introdotte a partire da ottobre.

Si è finalmente giunti alla firma del nuovo CCNL per il lavoro domestico che coinvolge le donne e le famiglie. Che cosa cambierà tra ottobre e gennaio 2021 nei rapporti di lavoro?
Il nuovo testo è stato siglato a seguito di un lungo percorso di lavoro e confronto, orientato alla semplificazione del contratto e all’incremento delle tutele per famiglie e lavoratori. Tra le maggiori innovazioni del nuovo CCNL possiamo citare il nuovo inquadramento della professione di baby-sitter in unico livello, il B Super. Questa figura, fino al compimento del sesto anno di età del bambino assistito, avrà diritto a percepire, oltre al minimo retributivo, anche un’indennità mensile (assorbibile da eventuali superminimo individuale o trattamenti retributivi di miglior favore percepiti).

All’interno del CCNL c’è un articolo che disciplina i congedi per le donne vittime di violenza. Quali modifiche ci saranno in riferimento al testo di questo articolo?
Le Parti Sociali all’interno del CCNL appena siglato hanno deciso di accogliere attivamente, tramite una dichiarazione congiunta, l’impegno a contrastare ogni tipo di violenza nei confronti delle lavoratrici e della famiglia tra le mura domestiche. Le Parti Sociali hanno infatti deciso di promuovere iniziative, anche tramite gli Enti bilaterali, al fine di prevenire e contrastare queste condotte inaccettabili e incompatibili con il rispetto della persona umana.

Qual è la sua opinione generale rispetto alle novità apportate dal nuovo CCNL?
La mia opinione rispetto ai risultati raggiunti con la firma del nuovo CCNL è positiva considerato che si continua verso una sempre maggiore semplificazione della gestione del rapporto di lavoro, elemento fondamentale sia per le famiglie che per i lavoratori del settore.

Un prossimo possibile traguardo è quello di migliorare la contrattazione in merito alla tutela delle lavoratrici madri. Come sottolinea Anna Sciò, “Ci si è confrontati a lungo durante la contrattazione in merito alla tutela delle lavoratrici madri ma nulla è stato modificato in riferimento all’istituto della maternità” – e aggiunge – “È necessario sia l’INPS ad impegnarsi al fine di riconoscere il congedo maternità post parto”, che attualmente è di 2 mesi pre parto e di 3 a seguito della nascita del bambino o della bambina, per un totale di 5 mesi.

Ci sono dunque ancora alcuni aspetti contrattuali da migliorare a favore delle donne, ma in generale il nuovo CCL denota una maggiore attenzione sia alle esigenze della famiglie, sia ai diritti di lavoratori e lavoratrici, in un ambito delicato, quello dell’assistenza familiare e dei caregiver, in cui la professionalità è legata all’intimità di un rapporto personale oltre che lavorativo.