Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili?
Lo scenario del futuro per produrre e condividere energia green
Le comunità energetiche rinnovabili sono dei gruppi di persone che mettono in atto una serie di azioni collettive volte alla riduzione del consumo energetico delle famiglie e delle imprese. Queste comunità si basano sulla partecipazione aperta e volontaria dei loro membri, di solito persone fisiche, piccole medie imprese o altre entità territoriali.
Il loro obiettivo principale è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri e alle aree in cui operano, dotandosi di uno o più impianti per la produzione, l’autoconsumo e la condivisione di energia da fonti rinnovabili.
L’idea alla base di queste comunità è quella di creare uno spazio in cui le persone possano riunirsi per condividere risorse e conoscenze sulle fonti di energia rinnovabile. In questo modo, le famiglie e le imprese possono valutare le diverse opzioni a loro disposizione e passare facilmente all’energia green.
Perché entrare a far parte di una comunità energetica rinnovabile
Ci sono molti benefici nell’usare l’energia rinnovabile, come la riduzione dell’impronta di carbonio e il risparmio sulla bolletta energetica. Passare all’energia green è un ottimo modo per fare la propria parte nella protezione dell’ambiente.
Chi desidera unirsi a una comunità energetica rinnovabile deve considerare alcuni elementi. Primo, è importante assicurarsi che la comunità sia aperta e volontaria. In secondo luogo, bisogna controllare se la comunità ha degli obiettivi specifici o delle aree di interesse. Infine, è utile valutare i diversi benefici che la comunità offre ai suoi membri.
Con l’aiuto di queste comunità, le famiglie e le imprese possono scegliere di usare l’energia green e creare un futuro migliore per tutti.
La normativa sulle comunità energetiche rinnovabili
Con il Decreto Milleproroghe 162/2019 (articolo 42bis), convertito in legge (8/2020), l’Italia ha recepito la Direttiva Europea Red II (2018/2001), che promuove la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili. In questo modo sono state introdotte in Italia le comunità energetiche rinnovabili (Rec).
Il Decreto Legislativo “Red II” (8 novembre 2021, n. 199), entrato in vigore il 15 dicembre 2021, dà piena attuazione alla Direttiva e introduce alcune novità rispetto al passato, come l’aumento della potenza massima degli impianti realizzabili. Questo Decreto ha permesso di recepire completamente la normativa europea e quindi dare il pieno “via libera” allo sviluppo delle comunità energetiche.
Esempi di comunità energetiche in Italia
Negli ultimi anni le comunità energetiche rinnovabili si stanno diffondendo in tutta Italia e i numeri sono destinati a crescere.
Un esempio si trova in Piemonte, dove il Consorzio Pinerolo Energia (Cpe) e il Politecnico di Torino hanno avviato un progetto per realizzare una comunità energetica tra diversi comuni nell’area metropolitana di Torino. Qui utenti pubblici e privati stanno lavorando per raggiungere il 100% di produzione di energia rinnovabile, attraverso impianti fotovoltaici, idroelettrici e a biogas.
Un altro esempio è in Veneto, dove imprese e utenti hanno creato una comunità energetica agricola. Questa comunità produce abbastanza energia per consentire l’autoconsumo e per rivendere l’elettricità alla rete. Come risultato, la comunità risparmia migliaia di tonnellate di CO2 all’anno.
Incentivi per costruire comunità energetiche in Italia
Per incoraggiare la creazione di comunità energetiche basate su fonti di energia rinnovabile, diversi sono gli incentivi a disposizione.
Ad esempio il Mise – Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato una tariffa incentivante di 110 € per MWh per la produzione di energia. Con il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) verranno inoltre stanziati 2,2 miliardi di euro per promuovere lo sviluppo delle comunità energetiche. Sarà quindi importante verificare quale tipo di finanziamenti e incentivi verrà messo in atto.
Queste misure possono sommarsi a un significativo risparmio finanziario per le comunità energetiche, rendendole un’opzione molto conveniente.
Le comunità energetiche sostenibili, così come le iniziative di autoconsumo collettivo, contribuiscono a ridurre l’impatto sull’ambiente e rappresentano quindi una parte importante della transizione verso un futuro energetico più sostenibile.
Come donne.it siamo impegnate nel progetto Famiglie nel sole, un’iniziativa che ci vede a fianco a professionisti di materie energetiche su tutto il territorio nazionale. Il prossimo 6 maggio saremo a Napoli per parlare di comunità energetiche e poi ancora a Roma il 23 maggio.