“Valorizziamo il talento delle nostre dipendenti”
Sicurezza, responsabilità ed equità: la nostra ricetta per superare questo periodo
Secondo l’Istat su 101 mila nuovi disoccupati, 99 mila sono donne. Un’indagine Ipsos per WeWorld, dice che 1 donna su 2 ha visto peggiorare la propria situazione economica, senza alcuna distinzione tra nord, centro e sud. 1 donna su 2 si dice più instabile economicamente e teme di perdere il lavoro. Sempre in base alla medesima indagine, il 51% dichiara di dipendere maggiormente dalla famiglia e dal partner rispetto al passato e 3 donne su 10 non occupate e con figli rinunciano a cercare lavoro a causa del Covid-19. Il 38% delle donne (che diventa il 46% tra le madri con figli) dichiara di non poter sostenere una spesa imprevista.
In questo contesto di incertezza e sfiducia, la scelta di aprire un’attività commerciale (oggi solo il 21,98% delle imprese è guidato da donne – Unioncamere) o intraprendere un nuovo percorso lavorativo, puntando su se stesse, è pura utopia. Questi i numeri della disparità tra uomo e donna che stiamo raccontando in queste settimane con la campagna “Se tutto ha un prezzo qual è il prezzo da pagare?” e lo sviluppo del Gender Pay Gap Calculator. Percentuali che nel corso del 2020 sono peggiorate a causa di una pandemia mondiale che pesa sempre di più sulle donne, sul loro potere d’acquisto, azzerando i loro sogni.
In questo periodo così complicato abbiamo bisogno di raccontare esempi virtuosi e politiche di equità. Abbiamo intervistato Donatella Ranni, fashion designer e socia fondatrice di Particolari, azienda italiana che, da oltre vent’anni, è impegnata a far convergere attualità, stile e accessibilità attraverso la moda. L’azienda, oggi, conta punti vendita – in affiliazione – in tutta Italia e un e-commerce.
Nella vostra azienda le donne rappresentano il 95% della forza lavoro impiegata in tutte le professioni, senza nessuna differenziazione di genere. Siete un ottimo esempio. Un commento su questo dato che vi rappresenta.
Particolari è un’azienda che è cresciuta nel tempo e ha integrato a sé nuove consapevolezze. Abbiamo creato questa azienda nel 1998 e 22 anni fa la situazione era certamente diversa per l’occupazione femminile, però abbiamo sempre creduto nella forza delle donne e ritenuto che l’imprenditoria femminile non fosse un’impresa economica “alternativa”, per noi è sempre stata semplicemente impresa.
Le donne che lavorano in Particolari possono contare su una cultura aziendale incentrata sull’equità e l’inclusione di genere. Quali sono le “buone pratiche” che adottate in azienda?
Non releghiamo e limitiamo nessuno a ruoli differenziati in base al proprio genere. Valorizziamo il talento delle nostre dipendenti. Garantiamo inoltre, una corretta formazione che consente di accrescere le competenze e accedere a settori con maggiore crescita professionale. Questa è la nostra grande prerogativa, ovvero di assoluta equità. Per questo abbiamo in azienda professionalità e mansioni ben distinte ma non differenziate per genere.
Ormai è un anno che la situazione pandemica sta influenzando le nostre vite. Le donne, soprattutto, hanno a carico il lavoro e la gestione della famiglia. Come azienda avete adottato politiche speciali?
Certo sentiamo il dovere di tutelare anche le famiglie predisponendo tutte le procedure di sanificazione e controllo della temperatura in ingresso con la consegna di dispositivi di sicurezza, in questo modo riusciamo a tutelare non solo tutte le nostre dipendenti ma anche le loro famiglie. Il nostro impegno è stato fin da subito creare un ambiente basato sulla fiducia e sulla responsabilità, già con il primo periodo pandemico abbiamo integrato in azienda la possibilità di smartworking. Soprattutto in questo periodo, siamo consapevoli che possono insorgere problematicità legate alla genitorialità e alla salute dei nostri cari e cerchiamo di comprendere alla base questo tipo di esigenze.
Secondo l’Osservatorio Imprenditorialità Femminile, Unioncamere, il 21,98% delle imprese in Italia è guidata da donne. Secondo voi perché le donne fanno così tanta fatica a emergere?
L’imprenditoria femminile è una realtà che deve ancora crescere ma lo può fare quando anche la parità di genere sarà vicina al pieno raggiungimento. Le donne riscontrano maggiore difficoltà nella ricerca delle risorse economiche e questo è uno dei motivi per cui l’imprenditoria femminile non decolla. Il timore di dover sacrificare la famiglia o di non raggiungere il successo desiderato in un ruolo manageriale potrebbe scoraggiarle. Registriamo un gap da colmare anche per le retribuzioni femminili. Ci sono validissimi esempi di imprenditoria e di modelli di imprenditorialità femminile ma gli esempi molte volte non sono sufficienti. Il compito delle aziende è anche quello di dare l’esempio, illuminando percorsi possibili, infatti abbiamo deciso di essere in prima linea insieme ad enti e associazioni, lo faremo per le donne e i loro diritti.
Nel mese di marzo parliamo di diversità di genere e in particolare di Gender Pay Gap. In quale modo possiamo combattere questa disparità, qual è la vostra idea?
Siamo molto attente all’ambiente lavorativo investendo particolarmente nelle risorse umane perché esistono tanti tipi di ricchezze e c’è anche un capitale di tipo umano da preservare e poter valorizzare. È propriamente una questione culturale e come sappiamo la moda ha scardinato tantissimi tabù. È da sempre un acceleratore sociale e in questo, noi che trattiamo moda, sentiamo il dovere di fare di più, ad esempio noi in Particolari abbiamo ideato e investito in nuovi modelli di franchising che puntino ad azzerare il rischio d’impresa, facendo ciò permettiamo di facilitare l’imprenditorialità, soprattutto in un ambiente così “femminile” come il settore della moda.
Particolari ha deciso di supportare donne.it nella campagna Gender Pay Gap Calculator. Vi siete riconosciuti nei valori della community. Quali in particolare?
Assolutamente, con una pandemia in atto l’attenzione si è spostata fortemente sui media digitali e donne.it contribuisce a donare approfondimenti accuratissimi. Noi, ad esempio, abbiamo voluto credere nel digitale dall’inizio investendo appunto in particolari.com che è oggi un tassello fondamentale della nostra strategia al pari degli store fisici. Inoltre per la campagna Particolariforwomen abbiamo deciso di sostenere il vostro network di informazione digitale poiché siamo consapevoli che in questo momento è di fondamentale importanza poter informare per sensibilizzare, soprattutto per le donne e tutte le categorie che con la pandemia sono maggiormente a rischio ed esposte.
Grazie Donatella e tutto il team Particolari!