Donne e tecnologia

Donne e tecnologia

Il mondo femminile si fa strada nel campo delle scienze

donne e tecnologia

Nonostante oggi siano molte le donne che lavorano quotidianamente con web e tecnologia, lo stereotipo che definisce questi campi come prettamente maschili è ancora radicato. Soprattutto quando si parla di scienza e nuove tecnologie, è più facile che l’accostamento venga fatto con personalità maschili, piuttosto che femminili. Questo preconcetto ha fatto sì che per molto tempo bambine e ragazze siano state inconsapevolmente indotte a pensare di essere meno portate dei loro coetanei maschi verso le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Eppure, se si guarda alla Storia, sono molte le donne che hanno contribuito all’evoluzione tecnologica, realizzando piccole e grandi imprese degne di nota.

Dalla prima programmatrice alla “fotografa” dei buchi neri, il viaggio attraverso i secoli ci offre uno scenario variegato di personalità dal carattere determinato. Eccone cinque donne che hanno segnato profondamente il settore tecnologico e informatico.

Donne e tecnologia nella Storia

donne e tecnologia nella storia

  • Ada Lovelace Byron (1815-1852). In pochi lo sanno, ma fu la figlia di un poeta – George Byron – nella Londra dell’Ottocento a porre le basi per la nascita dei moderni computer. Grande appassionata di matematica, Ada inventò il metodo per programmare la prima macchina per il calcolo automatico. In suo onore negli anni ’80 del Novecento è stato poi sviluppato un linguaggio di programmazione, ADA, che porta il suo nome.
  • Karen Spärck Jones (1935-2007). I moderni motori di ricerca, come Google, Bing e Yahoo, devono la loro nascita a una donna inglese: Karen, ricercatrice e docente di informatica. Nel 1972 condusse uno studio rivoluzionario su una funzione fondamentale per misurare l’importanza di una parola in un insieme di documenti. Nel 1994 la sua teoria è stata usata da Mike Burrows per dare origine ad AltaVista, uno dei primi motori di ricerca veloci della rete.
  • Margaret Hamilton (1936). A soli 33 anni Margaret, direttrice del Software Engineering Division del MIT Instrumentation Laboratory a Cambridge (Massachusetts), sviluppò il software di bordo per il programma spaziale Apollo 11, che nel 1969 accompagnò il primo uomo sulla luna. Nel 1986 la scienziata è diventata imprenditrice e ha fondato la Hamilton Technologies, continuando a lavorare su progetti di importanza internazionale.
  • Radia Perlman (1951). Amante della matematica fin da bambina, la scienziata americana ha dedicato la sua vita allo sviluppo del protocollo STP (Spanning Tree Protocol), colonna portante del web, senza il quale l’Internet che conosciamo e che utilizziamo quotidianamente oggi non esisterebbe. È tuttora annoverata tra i più grandi esperti a livello mondiale di ingegneria delle reti.
  • Katie Bouman (1989). Poco più di un anno fa, la prima fotografia scattata a un buco nero ha fatto il giro del mondo, segnando un’evoluzione epocale nella storia dell’astronomia. Lo scatto, è stato reso possibile grazie a un algoritmo sviluppato da Katie, a soli 29 anni.

Donne e nuove tecnologie: i dati oggi

Secondo il sondaggio Talent Trends 2016 del network professionale LinkedIn, che ha analizzato oltre 467 milioni di profili dei suoi utenti a livello globale, il settore che ha avuto il maggior aumento di donne manager negli ultimi anni è proprio quello tecnologico. Questa area ha registrato un cambiamento radicale, con una crescita pari al 18% delle donne assunte in posizioni di spicco in tutto il mondo.

Questo dato evidenzia come gli interessi e le ambizioni di carriera delle donne si stiano spostando sempre più verso il digitale, ma anche come il mercato del lavoro stia offrendo nuove opportunità professionali alle giovani.

Le iniziative dedicate alle donne nel campo della tecnologia

Nonostante i dati incoraggianti registrati negli ultimi anni, molti dei pregiudizi sulle donne e le materie scientifiche resistono nella società ancora oggi. Per contrastare questa tendenza, l’ONU, dal 2015, ha istituito la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, che ricorre ogni 11 febbraio. La giornata viene celebrata con manifestazioni e progetti a favore delle giovani che vogliono dedicarsi allo studio delle materie tecnologiche.

donne e nuove tecnologie

Tra le iniziative italiane, il Politecnico di Milano ha lanciato da qualche anno il progetto “Le ragazze possono”, con lo scopo di sensibilizzare e incoraggiare le ragazze alla scelta consapevole di lauree STEM. L’iniziativa ha utilizzato strumenti e modalità differenziate di coinvolgimento, come incontri nelle scuole, workshop motivazionali e possibilità di conoscere figure di riferimento nel campo tecnico-scientifico. Uno strumento prezioso per sostenere la sempre più proficua presenza delle donne nel campo della tecnologia.