Droghe leggere: i rischi per la salute

Droghe leggere: i rischi per la salute

Cosa si intende per droga leggera?

droga leggera

In Italia c’è spesso confusione in merito alle pene e alle conseguenze dal punto di vista sanitario che l’uso di sostanze stupefacenti comporta.

Per tentare di fare maggior chiarezza, si deve innanzitutto premettere che la droga, secondo il Ministero della Salute, è qualsiasi sostanza, vegetale o sintetica, capace di agire sul sistema nervoso centrale provocando stati di dipendenza.

Il cervello, sperimentata la sensazione piacevole, chiederà al corpo di riassumere la sostanza provocando l’effetto di assuefazione. Oltre alla dipendenza, tuttavia, le droghe provocano numerosi effetti collaterali. Vediamo innanzitutto la differenza tra droga “leggera” e droga “pesante” e le conseguenze che hanno sulla salute.

Qual è la differenza tra droghe leggere e pesanti?

Spesso si sente parlare di droghe “pesanti”, come eroina o cocaina, contrapposte alle droghe “leggere”. Ma quale è la differenza? Si tratta di un dibattito ancora oggi aperto: la distinzione venne abolita giuridicamente dalla legge Fini-Giovanardi del 2006, anche se l’equiparazione tra le due categorie è stata considerata incostituzionale dalla Consulta. La legislazione sul tema è tuttora in evoluzione.

Alcune associazioni, come quella di San Patrignano, che accoglie persone in stato di forte dipendenza per un percorso di riabilitazione, hanno sottolineato che, secondo autorevoli ricerche scientifiche, non esistono differenze sostanziali tra droghe “leggere” e “pesanti”.

Comunemente si fanno rientrare nella prima categoria, cioè all’interno delle droghe leggere, marijuana e hashish che, se inalate, inducono a uno stato di sonnolenza e rilassatezza.

La marijuana, detta anche erba o ganja, è una sostanza psicoattiva ottenuta dall’essicazione dalle infiorescenze delle piante femminili di canapa. In tutte le varietà di canapa sono contenute diverse sostanze psicoattive, stupefacenti e non, in concentrazioni e proporzioni variabili, tra cui la principale è il THC, cioè il principio attivo delta-9-tetraidrocannabinolo. Il THC è presente nella marijuana in concentrazioni variabili che vanno circa tra il 15% e il 20%.

L’hashish (o hascisc) è una sostanza stupefacente psicotropa derivate dai tricomi estratti dai fiori della pianta di canapa, dalle cui cime si separa la resina in modo manuale o chimico. A seconda del processo di estrazione adottato, si presenta in forma semisolida o pastosa, di vari colori tra cui giallo marrone e nero, e contiene generalmente una percentuale maggiore di THC rispetto alla marijuana, in proporzione variabile dal 20% al 60% circa.

Per droghe pesanti si intendono invece le sostanze, di origine naturale o sintetica, che compromettono con una forte alterazione le attività mentali di chi le usa e che possono causare dipendenza dopo poche assunzioni e danni fisici permanenti. Le droghe pesanti si possono dividere in categorie a seconda degli effetti prodotti:

  • droghe allucinogene, come ketamina, LSD, mescalina e funghi allucinogeni, che alternano gli impulsi nervosi causando allucinazioni e distorsioni del senso della realtà;
  • droghe stimolanti, come cocaina, anfetamine, ecstasy e GHB, che con l’eccitazione del sistema nervoso centrale provocano uno stato di euforia, diminuzione del senso di fatica e potenziamento delle attività mentali;
  • droghe deprimenti, come oppiacei, eroina, morfina, metadone, che rallentano le funzioni cerebrali deprimendo gli impulsi nervosi.

droga leggera effetti

Droga leggera: gli effetti collaterali

Non è facile redigere un elenco degli effetti collaterali delle droghe, poiché questi cambiano non solo in base alla sostanza presa in considerazione, ma anche alla frequenza di assunzione, allo stato di salute dell’individuo e alla sua particolare situazione psicologica. Tuttavia, ogni droga determina conseguenze a livello mentale e fisico. In generale, l’assunzione di sostanze leggere, come marijuana e hashish, può provocare:

  • tremori;
  • tachicardia;
  • allucinazioni.

L’effetto collaterale per eccellenza rimane ovviamente l’assuefazione, che contraddistingue l’uso di qualsiasi tipo di sostanza psicotropa.

Droghe leggere: le problematiche da abuso

cannabis

Tra tutte le droghe leggere, sicuramente la cannabis è la più nota. Come già esposto, il principio attivo di questa pianta è il THC che, a seconda del livello di concentrazione, determina diversi effetti sulla psiche degli individui che la assumono. Vengono prodotte illegalmente molte tipologie di droghe sintetiche a base di THC, la cui tossicità elevata può diventare un rischio anche mortale.
La cannabis viene assunta per la sensazione di calma e tranquillità che assicura per circa due o tre ore. Gli effetti indesiderati, però, come sottolineato dell’Istituto europeo dipendenze (Ieud), sono numerosi e comprendono:

  • depressione;
  • attacchi di panico;
  • alterazione nella capacità di apprendimento e memoria;
  • paranoia;
  • disorientamento;
  • perdita della coordinazione motoria.

Inoltre, si ritiene che consumare questa sostanza quando il cervello non è ancora del tutto maturo, in età adolescenziale, comporti una maggiore insorgenza di disturbi psichici.

Il rapporto tra malattia mentale e consumo di cannabis è stato analizzato da alcuni ricercatori, che hanno pubblicato i risultati su Lancet Psychiatry. Si è così dimostrato che il THC aumenta notevolmente la possibilità di avere un problema psichico nel corso della propria vita.

Droga leggera: la pena prevista dalla normativa italiana

droga leggera sanzioni

La legge italiana in merito agli stupefacenti è piuttosto complessa. Nel nostro Paese utilizzare droghe non rappresenta un reato penale, anche se si può incorrere in sanzioni amministrative (secondo l’articolo 75 del Testo Unico in materia di sostanze stupefacenti) come:

  • revoca del porto d’armi;
  • revoca del permesso di soggiorno;
  • sospensione o revoca della patente per chi guida sotto effetto di droga.

Rischia il carcere chi vende droga: infatti, la legge italiana cerca da un lato di aiutare i cittadini caduti nel tunnel della droga, da un altro di contrastare in modo efficace le realtà di violenza e delinquenza che si celano dietro lo spaccio. Sempre secondo il portale leggepertutti.it, questo tipo di reato può comportare la reclusione dai 2, fino ai 20 anni.

Di conseguenza, di fronte al possesso di droga, bisogna innanzitutto verificare la distinzione tra uso personale e spaccio. Sono molti i fattori da tenere in considerazione:

  • quantità detenuta;
  • somma di denaro portata con sé;
  • suddivisione della droga in unità già preparate;
  • superamento del livello legale di principio attivo contenuto nelle dosi.

I dati del consumo di droga in Italia

Infine, per avere una visione globale circa i dati del consumo di droga nel nostro Paese, è possibile analizzare il report redatto nel 2019 dal Dipartimento per le politiche antidroga.

In generale, si può vedere come anche in Italia, come nel resto del mondo, la cannabis è sicuramente la sostanza più utilizzata. Non a caso marijuana e hashish sono le droghe maggiormente sequestrate durante le operazioni antidroga, nelle percentuali rispettivamente del 31,8% e del 63,7% sul totale dei sequestri.

I cannabinoidi sono i preferiti anche dai giovani e dalla popolazione studentesca, un terzo della quale dichiara di averli provati almeno una volta. Per questo motivo, risulta fondamentale attuare un programma di prevenzione negli istituti italiani, per informare i giovani circa gli effetti collaterali dell’assunzione di cannabis.

Dai numerosi dati del report si evince come la situazione italiana sia in trasformazione rispetto agli anni precedenti, con un mercato della droga sempre più organizzato e composito. Progressivamente, i consumatori stanno prediligendo sostanze sintetiche, mentre il sistema sanitario registra un aumento di decessi e di ricoveri dovuti ad overdose.

L’ampia scelta di droghe e la facilità degli scambi nella realtà globalizzata di oggi sono le problematiche più difficili da risolvere, anche a causa della compravendita che spesso utilizza il web in modo illecito. Molte sostanze arrivano in Italia e poi scompaiono dopo pochi mesi, senza permettere ai medici di comprenderne il funzionamento e trovare soluzioni di cura efficaci.

È fondamentale, in generale, non cedere al desiderio di provare droghe di qualsiasi origine, perché rappresentano un rischio notevole per la salute in caso di complicazioni.