EDITORIALE 9 GIUGNO 2022

BONUS AIUTI DISCRIMINA  CASALINGHE E CASALINGHI.  IL MINISTRO DELLE PARI OPPORTUNITA INTERVENGA CON URGENZA

È pari a 200 euro il bonus del decreto aiuti per affrontare il caro prezzi ed offrire un piccolo sostegno alle famiglie..

Ad averne diritto una platea di 13,78 milioni di persone, per un onere di 2,756 miliardi di euro. Il bonus è previsto per lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati, redditi di cittadinanza, lavoratori autonomi, tra le categorie previste anche 750mila colf, badanti, ma non è previsto per casalinghe/i. Grave discriminazione per Federcasalinghe, da sempre portavoce di milioni di donne lavoratrici della famiglia.

“Le leggi,  le Sentenze della Corte di Cassazione, Corte Costituzionale, Corte dei Conti, Corte di Giustizia europea – afferma Federica Rossi Gasparrini, Presidente Nazionale, Federcasalinghe –  hanno dichiarato da tempo che le le casalinghe sono lavoratrici a tempo pieno ed hanno riconosciuto il loro ruolo. Secondo la Legge 493/99:”lo Stato riconosce e tutela il lavoro svolto in ambito domestico sottolineando il valore sociale ed economico connesso ai vantaggi che da tale attività trae l’intera collettività”.

Perché questa categoria di lavoratrci non è inserita nel Decreto caro prezzi?

Dimenticanza o discriminazione voluta?

Contro tale grave lacuna Federcasalinghe chiede al Ministro della Pari Opportunità un intervento urgente.