Editoriale di Federica Rossi Gasparrini – 12 Giugno 2020

Carissime/i

oggi esistono le condizioni politiche per permettere un salto di qualità nel percorso di vita delle donne, in particolare delle mamme a tempo pieno. La realtà italiana ha un aspetto pesantemente discriminatorio verso di loro. Infatti, nella maggioranza dei casi, non favorisce ed intralcia il loro rientro nel mondo del lavoro retribuito o d’imprenditorialità.

Il presupposto stupido e falso da cui si parte, è che la “casalinga” ha, quale attività principale, pulire e spazzare. Viene dimenticato che cresce le nuove generazioni, anche culturalmente, presiede al benessere del suo nucleo familiare, amministra l’economia della famiglia, cura i rapporti sociali. Acquisisce quindi un insieme di competenze importanti.

Che cosa possiamo e dobbiamo, oggi, cambiare?

Riconoscere nei fatti alle casalinghe il diritto a completare le loro competenze , attraverso un iter formativo moderno e proiettato al futuro. Serve una norma specifica, per superare la discriminazione ad oggi dominante. Dobbiamo ottenere, già nel Decreto Rilancio, il diritto per le casalinghe ad un

BUONO FORMAZIONE

che permetta di avere: orientamento, formazione e sostegno, per il rientro nel mondo del lavoro retribuito, quando desiderato.

Le opportunità offerte dalla nuova politica economica dell’Unione Europea e da Internet, come collegamento diretto con il mondo sono importanti. Dobbiamo fare pressione sul Governo e su i Partiti soprattutto di maggioranza.

Abbiamo davanti poche settimane!

A voi saper vincere e ottenere che ogni persona possa realizzarsi nei suoi desideri, a qualsiasi età.

Federica