Carissime/i,
questa è la nota molto sintetica sulla figura della “casalinga” che abbiamo consegnato il 18 maggio alle Consigliere del Presidente Draghi, Prof.ssa Serena Sileoni e la Dott.ssa Simona Genovese, con le quali abbiamo avuto un confronto costruttivo e molto cordiale a Palazzo Chigi che auspichiamo continuerà per il rilancio dell’Italia.

 

CASALINGA:

  • La casalinga è la persona che si dedica a tempo pieno al lavoro di cura dei familiari, non retribuito, ed all’organizzazione, anche economica e sociale, del nucleo familiare. In Italia sono oltre 8 milioni e mezzo, e le giovani casalinghe sono in aumento.
  • La scelta di questo lavoro è legata, per la massima parte, alla volontà di seguire personalmente i figli, non delegando ad altri il compito educativo. Talvolta questa scelta è dovuta alla necessità di assistere un familiare non autosufficiente. Per il 36% delle casalinghe tuttavia non è stata una decisione autonoma, ma condizionata da mancanza di opportunità lavorative retribuite.
  • Rappresentano una forza di lavoro enorme, specializzata, e competente in materia di lavoro di cura ed assistenza.

Apprezziamo la scelta del Governo di modificare sostanzialmente il Welfare, in particolare quello dedicato agli anziani ed alle persone non autosufficienti. Le donne chiedono con forza di esserne attrici primarie, protagoniste sia nello studio e progettazione che nell’applicazione pratica.

Proponiamo un Gruppo di Studio e di Ricerca che raccolga i dati delle esperienze oggi attive, sia quelle positive che quelle negative, e che possa proporre a Governo e Parlamento iniziative innovative, complete nella loro definizione, secondo le linee guida del PNRR.

La richiesta più pressante che le donne avanzano è di non essere relegate esclusivamente nel settore cura alle persone ed assistenza; intendono essere per il Paese un sostegno forte, nello sviluppo delle 6 Missioni individuate dal Governo per il rilancio e resilienza; In particolare la richiesta è collegata:

Allo sviluppo innovativo del Welfare ed ai settori produttivi dell’inclusione sociale e coesione (missione 5) con un possibile sviluppo per l’imprenditoria femminile rispetto a:

  1. Turismo esperienziale
  2. Green ed Agroalimentare, recupero delle aree degradate e Lavoro a km 0
  3. Sicurezza dell’Abitare, risparmio energetico ed adeguamento dell’edilizia abitativa alle nuove esigenze.

Su questi ambiti di sviluppo siamo pronte sia per le richieste legate al lavoro dipendente, che attraverso creazione e sviluppo di imprese.