Editoriale di Federica Rossi Gasparrini – Novembre 2019

Carissime/i,
pubblichiamo la lettera inviata al Presidente della Repubblica Italiana On. Sergio Mattarella, supportata dalle nostre Presidenti Regionali.

Per quale motivo l’Associazione ritiene così importante ribadire al Presidente della Repubblica la necessità di ottenere il diritto a corsi di formazione dedicati alle casalinghe e finanziati da risorse pubbliche?

Perché, dopo aver ottenuto che “lo Stato riconosce e tutela il lavoro svolto in ambito domestico affermandone il valore sociale ed economico connesso agli indiscutibili vantaggi che da tale attività trae l’intera collettività” (Legge 493/99, votata all’unanimità dal Parlamento) tutto si è fermato!  Non è stato ottenuto alcun riconoscimento concreto per questa attività.

Nonostante la Magistratura abbia pienamente recepito l’importante dichiarazione, la discriminazione verso le mamme a tempo pieno è continuata, anche in spregio alla Costituzione, in particolare agli articoli 3, 4 e 35.

Quale più grave discriminazione potrebbe essere inflitta alle donne che scelgono o devono essere mamme a tempo pieno?

Non esiste alcun Progetto dedicato alle donne/casalinghe che, dopo aver cresciuto amorevolmente i propri figli, vogliono rientrare nel mondo del lavoro retribuito o dell’auto-impresa. La considero una realtà molto triste, presente solo in Italia! Tutti i Paesi civilizzati adottano politiche ben diverse, nel pieno rispetto delle donne e delle loro capacità.

Un abbraccio affettuoso,
Federica

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