43.7%: è questo il Gender Pay Gap italiano

43.7%: è questo il Gender Pay Gap italiano

Se tutto ha un prezzo, qual è il prezzo da pagare? Nasce il Gender Pay Gap Calculator: perché la disparità salariale tra donne e uomini non può essere più taciuta.

Il gender pay gap: che cos’è

Nonostante la situazione lavorativa della donna negli ultimi anni sia migliorata, la strada per raggiungere la parità di genere in questo ambito è ancora lunga. Viviamo di iniquità, livelli di considerazione sfalsati e vecchi pregiudizi che intendo la donna “adatta” solo ad alcune tipologie di lavoro. Uno dei principali indicatori di questa differenza in ambito lavorativo è il Gender Pay Gap che altro non è che la disparità salariale tra donne e uomini. Si tratta di un problema di portata mondiale, com’è denunciato nel report “Tackling Social Norms: A Game Changer for Gender Inequalities” diffuso nel 2020 dal Programma per lo sviluppo dell’Onu. In ben 50 paesi, le donne hanno un livello di istruzione superiore agli uomini, tuttavia il loro salario è inferiore del 39% rispetto ai colleghi uomini. La disparità salariale fa paura perché non riguarda soltanto quello che chiamiamo “stipendio”, ma la percezione che la donna ha di sé stessa nella società e viceversa. Far emergere il divario diventa, dunque, un impegno al quale non possiamo più sottrarci.

Gender Pay Gap: i dati

dati gender gap

Secondo un recente report realizzato dalla Commissione europea a novembre dello scorso anno, il livello medio di Gender Pay Gap in Europa è pari al 14,1%: ciò significa che una donna guadagna il 14,1% in meno rispetto agli uomini.

Nel nostro Paese, in base all’analisi dell’Osservatorio JobPricing, si parla di un divario di 2.700 euro lordi in media, pari a un 10% in più a favore dei colleghi maschi. In linea generale, la differenza si è ridotta del 2,7% in due anni, dal 2016 al 2018. Una buona notizia nel complesso, ma non bisogna dimenticare il contesto: secondo il report, infatti, il 77% degli uomini guadagna comunque di più rispetto alla controparte femminile, nonostante l’elevato grado di istruzione delle donne, le quali rappresentano il 54% dei laureati in Italia.

La situazione italiana è molto complessa ed è per questo che il dato più rilevante e sul quale dobbiamo porre tutta la nostra attenzione è il Gender Overall Earnings Gap (Eurostat 2018, JobPricing per Statista, Global Gender Gap Report 2020 del World Economic Forum) che, in Italia, è del 43,7% – contro una media europea del 39,6%. Il dato è il risultato della combinazione di tre fattori principali che riguardano:

  • i guadagni orari, che vedono un gap del 5,3%;
  • le ore effettivamente retribuite;
  • il tasso di occupazione sul reddito medio di uomini e donne in età lavorativa.

Quali sono le motivazioni delle differenze di stipendi tra uomini e donne in Italia?

Ma quali sono le ragioni delle differenze a livello occupazionale tra donne e uomini? Le motivazioni sono diverse, tra le principali troviamo, ad esempio:

  • la discriminazione settoriale: il Gender Pay Gap tutto italiano può essere spiegato dal fatto che molte donne sono occupate in mansioni scarsamente retribuite, senza riuscire a fare carriera e ad arrivare a posizioni apicali;
  • la minore percentuale di donne occupate, secondo l’Istat, infatti, nella fascia 15-64 anni in Italia lavora solo una donna su due (contro il 67,4% degli uomini);
  • l’equilibrio “vita-lavoro”: molto spesso le donne sono costrette a scegliere tra vita privata (famiglia e figli) e professionale, in alcuni casi optando per un lavoro part-time, come abbiamo raccontato sul blog, una soluzione che non sempre sarebbe stata la prima scelta. Sempre stando la sopracitata analisi dell’Istat, le donne in part time involontario sono oggi in Italia il 19,5%, prima della crisi economica dovuta alla pandemia erano solo il 10%.

Oltre ai pregiudizi di natura culturale, che impediscono alle donne di fare carriera, si aggiungono gli scarsi servizi di sostegno alle famiglie, o la difficoltà ad ottenere un orario flessibile per le neo-mamme e la mancanza di misure adeguate per il rientro al lavoro dopo il periodo della maternità. Tutti questi fattori incidono in maniera significativa sulla presenza delle donne nell’ambito del lavoro e contribuiscono al Gender Pay Gap.

Le misure per contenere il Gender Pay Gap

Gender pay gap: che cosa fare

Il Gender Pay Gap è quindi un problema culturale e sociale molto ampio, che va ad incidere sulla dignità e sul valore delle donne. Per questo motivo è essenziale tutelare il diritto alla parità sul luogo di lavoro adottando delle leggi apposite. Vediamo qualche esempio di politiche virtuose in Europa, illustrate in un articolo del Corriere della Sera.

  • Islanda: le realtà con oltre 25 dipendenti sono chiamate a dimostrare che le donne guadagnano quanto i colleghi maschi;
  • Belgio: ogni due anni le aziende con più di 50 lavoratori devono redigere un rapporto sul tema e definire un piano d’intervento se dovessero emergere delle disparità;
  • Germania: le imprese con oltre 200 dipendenti sono obbligate rendere pubblico quanto vengono pagati i dipendenti, a parità di mansioni;
  • Regno Unito: le aziende con oltre 250 lavoratori devono rendere pubblici i dati degli stipendi.

In Italia ad oggi solo le imprese quotate in borsa, o con oltre 100 dipendenti, devono rendere note le misure attuate per la parità di genere in azienda, tramite una relazione non finanziaria, inclusa nel bilancio di esercizio. La trasparenza in questo ambito è dunque lasciata alla sensibilità delle singole aziende.

Per questo motivo, oltre ad un sostegno normativo, è fondamentale una sensibilizzazione sul tema a tutti i livelli, che abbatta le discriminazioni economiche tra uomini e donne.

Con Impegno 2021, in donne.it ci siamo presi la responsabilità di tenere una luce sempre accesa su 6 temi, tra i quali la disparità salariale, che si traduce in un problema sociale di percezione delle donne all’interno della società e nei meccanismi che la compongono. Il calcolatore, uno strumento tanto semplice quanto efficace, ha proprio l’obiettivo di accendere un faro su un concetto: la disparità salariale, che non può essere più taciuta.