I giovani e la droga: il dramma di una vita intera
I problemi dell’adolescenza e della droga
Quello tra i giovani e la droga è un binomio drammatico, che riguarda la società a 360 gradi: dai ragazzi alle loro famiglie, dalla scuola fino alle associazioni del terzo settore. Una questione delicata che – al di là di facili slogan e generalizzazioni – non riguarda solo il dibattito politico, ma coinvolge anche la vita di migliaia di individui, segnando nel profondo la loro esistenza. Le loro storie ci insegnano l’importanza della prevenzione e della sensibilizzazione, ma danno anche motivo di speranza, regalando la consapevolezza che è possibile uscire dalle dipendenze con l’aiuto di persone fidate e di associazioni specializzate.
Le droghe più diffuse tra i giovani
Occorre prima di tutto chiarire i confini del problema: secondo un rapporto dell’Agenzia europea delle droghe, ripreso dal report “Le tossicodipendenze in Italia – 2017” del ministero dell’Interno, il nostro Paese è al terzo posto per consumo di cannabis, una tra le più diffuse droghe leggere: un ragazzo su cinque, tra i 15 e i 34 anni, l’ha provata almeno una volta. Inoltre l’età media si sta abbassando: nel 2018, nei centri della Federazione italiana comunità terapeutiche, è stato registrato un incremento del 34 per cento del numero di minori che hanno assunto la droga per la prima volta: il 72% di loro ha fatto uso di cocaina, il 42% di cannabinoidi e il 26% di allucinogeni.
Droga e giovani: attenzione ai campanelli d’allarme
Guardando alle statistiche della droga tra i giovani, è facile capire come il problema non possa certo essere certo sottovalutato, soprattutto dai genitori. Per questo è fondamentale intervenire fin da subito, individuando atteggiamenti e gesti “sospetti”. Secondo quanto raccomandato sul portale online dei Carabinieri, si consiglia di prestare attenzione al comportamento del figlio al rientro dai ritrovi con gli amici o dalle discoteche: sonnolenza, pupille “deformate” (più piccole o più larghe del normale), eccitazione, linguaggio confuso e atteggiamenti violenti possono essere un campanello d’allarme.
Ovviamente si tratta di indicazioni in via generale, visto che ogni sostanza provoca effetti differenti: se la marijuana genera rilassamento ed euforia, la cocaina allontana il senso della stanchezza e provoca eccitazione. Se assunto in grandi quantità, l’hashish può causare addirittura allucinazioni e delirio.
Droga in famiglia: come intervenire
Cosa fare se il proprio figlio confessa di fare uso di sostanze stupefacenti? Il portale dei Carabinieri suggerisce di non commettere un errore pericoloso: lasciare da solo il ragazzo o a la ragazza, chiudendo al dialogo, anzi. Prima di tutto bisogna capire il tipo di droga e le modalità di assunzione. Occorre poi cambiare il mondo attorno al giovane, modificando le sue routine e assicurando sempre un supporto pronto della famiglia.
È inoltre cruciale rivolgersi ad un professionista che abbia esperienza in questo campo e sappia gestire la situazione. Sul territorio sono presenti tante associazioni che possono dare un grande supporto alle famiglie e ai ragazzi. Tra queste si ricorda, a mo’ di esempio, San Patrignano, che organizza programmi personalizzati, in base alle caratteristiche di ogni ragazzo, e invita i giovani ad entrare in comunità: uno step apparentemente difficile, ma importante per dare vita ad un percorso di crescita e di responsabilizzazione.
Insomma, la droga può rappresentare un dramma di una vita intera, ma uscirne può essere un’occasione di riscatto: l’importante è che chi è affetto da dipendenza venga protetto e tutelato dalle persone più care, dai professionisti del settore e delle associazioni.