Green building, l’edilizia diventa sostenibile

Il futuro dell’architettura passa da edifici a basso impatto ambientale

green building

Ridurre il consumo energetico, limitare lo sfruttamento delle risorse e abbattere l’emissione di sostanze inquinanti: questi sono solo alcuni degli obiettivi dell’edilizia di oggi.

È da qui che nasce il concetto di green building, che comprende gli edifici concepiti per essere sostenibili sia in fase di progettazione sia di costruzione. Ciò assicura un maggiore benessere ai residenti e un minor impatto sull’ambiente.

La bioedilizia è una tendenza che sta prendendo sempre più piede: negli ultimi due decenni gli architetti e i costruttori hanno cercato di rendere sempre più verdi i loro progetti, in modo da inquinare meno e preservare gli equilibri del nostro pianeta.

Un traguardo necessario per questo settore, considerato uno dei principali responsabili di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.

Green building: definizione e traguardi

Green Building e sostenibilità

La definizione di green building, ovvero quella logica costruttiva che mette al centro il rispetto dell’ambiente e l’ottimizzazione delle risorse, implica un’attenzione particolare verso determinati aspetti:

  •  La sostenibilità del sito in cui è collocato l’edificio
  •  I materiali impiegati e il loro impatto
  •  Il consumo delle risorse
  • Il recupero dei materiali e la loro re-immissione nel ciclo produttivo
  •  Il contenimento dei consumi energetici
  • La salvaguardia della qualità dell’aria
  • La riduzione delle emissioni di gas e di rumore.

Ognuna di queste variabili concorre a rendere l’edificio davvero “green”, rispettando così i principi alla base della bioedilizia e dell’architettura sostenibile.

L’accurata scelta dei materiali, in particolare, è essenziale per sviluppare uffici e case ad alta efficienza energetica. Come riportato dall’agenzia di stampa specializzata Gea Agency, tra i materiali più indicati ci sono quelli biologici, come il legno, la paglia o il sughero, ma anche i semplici mattoni e la “terra cruda”, utilizzati fin dall’antichità, ma oggi quasi scomparsi.

Di pari passo, è necessario implementare tecnologie innovative e rispettose dell’ambiente, come il riciclo da materie prime, da cui nascono ad esempio il legno-cemento e la fibra di cellulosa.

Gli edifici sostenibili in Italia e nel mondo

Negli ultimi anni gli edifici green sono via via cresciuti fino a rappresentare una quota importante del totale delle costruzioni. Tuttavia, le case in legno sono chiamate a fare ulteriori passi in avanti: nel 2020 si sono fermate a 3.070 unità, pari al 6% sul totale delle nuove abitazioni, ovvero un punto in meno rispetto al 2019. Di fondo c’è la mancanza di sensibilità sul tema, che rende gli italiani legati al passato e a una visione della “casa” ormai superata.

Interessante anche notare le differenze lungo la penisola: come emerge dall’ultimo rapporto di FederlegnoArredo, oggi Lombardia, Veneto e Trentino rappresentano quasi il 75% del fatturato nazionale (il Trentino da solo quasi il 50%). Anche le unità abitative si concentrano in queste tre regioni. Ancora indietro, invece, Centro e Sud Italia, dove occorre spingere ulteriormente, anche attraverso politiche pubbliche di sostegno.

Ma dove si trovano i migliori esempi di green building e quanti ce ne sono nel nostro Paese? È bene specificare che per essere definito tale, l’edificio deve essere riconosciuto da un ente certificatore terzo. Tra le certificazioni più note in tal senso c’è la Leed, acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design.
Come riportato sul portale Immobiliare.it, oggi nel mondo ci sono oltre 55mila progetti registrati, di cui circa 19mila hanno già raggiunto la certificazione Leed.

Al primo posto troviamo gli Stati Uniti, seguiti da Cina ed Emirati Arabi Uniti. Solo dodicesima, invece, l’Italia, che a giugno di quest’anno contava 53 progetti già dotati di certificazione e 155 in attesa di riceverla.

Green building: gli esempi più interessanti di costruzioni ecosostenibili

bosco verticale di Milano

Le costruzioni ecosostenibili italiane più interessanti si trovano nel Nord Italia e, in particolare, nel capoluogo lombardo:

  •  Il Bosco Verticale, inaugurato il 10 ottobre 2014 nel Centro direzionale di Milano, nei pressi del quartiere Isola, è uno degli edifici più fotografati e instagrammati del mondo. Il complesso è diviso in due torri, una da 18 piani, alta 80 metri, e una da 26 piani e alta 112 metri. Sulla superficie sono presenti 21mila piante, di cui 800 alberi, 15mila piante perenni e tappezzanti e circa 5mila arbusti, ovvero l’equivalente di 30mila metri quadri di bosco e sottobosco.
  • Sempre a Milano, in via Melchiorre Gioia – zona piazza Gae Aulenti – si trova la Torre UnipolSai, firmata dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects. Un grattacielo dalla forma ellittica costituito da 23 piani, con un’altezza di quasi 120 metri. Realizzato in legno e vetro, l’architettura si basa su uno studio bioclimatico, che punta da un lato a ottimizzare il comportamento energetico della torre e dall’altro a garantire i giusti livelli di comfort per i propri utenti.
  • Spostandoci in Emilia Romagna, nel cuore di Guastalla, un piccolo paesino nei pressi di Reggio Emilia, troviamo l’istituto Kindergarten, realizzato sempre dallo studio di architettura di Mario Cucinella. La scuola dell’infanzia e primaria è stata ideata esclusivamente con materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale. I telai in legno, la raccolta dell’acqua piovana e l’impianto fotovoltaico sul tetto permettono un isolamento perfetto e un notevole risparmio energetico.

Si tratta di tre esempi perfetti per descrivere il green building e il concetto di bioedilizia: un settore che rappresenta il presente e, soprattutto, il futuro del nostro abitare.