Idee di business per l’imprenditoria femminile

Idee di business per l’imprenditoria femminile

Tanti i progetti innovativi gestiti da donne

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Il mondo del business è ricco di donne che hanno fatto della loro passione un’opportunità lavorativa e di crescita, anche manageriale.

Se da un lato i settori prevalenti dell’imprenditoria femminile sono legati all’assistenza alle famiglie e alle persone, come conferma il rapporto di Unioncamere pubblicato nel mese di gennaio 2020, dall’altro i progetti delle imprenditrici spaziano dal mondo del turismo a quello della tecnologia, soprattutto per quanto riguarda le nuove imprese e le startup.

In qualunque settore e realtà operino quindi, le donne si confermano un valore aggiunto per le aziende. Non senza difficoltà riescono ad avere un ruolo da protagoniste, anche a livello direzionale. Emblematiche in questo senso sono le storie di Rosa Santamaria (Chief per il reparto HR di American Express per gli uffici di Italia, Spagna, Paesi Nordici, Olanda, Belgio e Turchia), Elisabetta Rossetto (Amministratore Delegato di GBR Rossetto Spa) e Giovanna Adelizzi (ex direttrice generale in Sakura Italia, oggi titolare dell’azienda Luce di Sorrento) che abbiamo raccontato in occasione di interviste davvero speciali.

Le caratteristiche principali che rendono le donne imprenditrici insostituibili, secondo le tre manager, sono: tenacia, empatia, decisione e capacità di analisi. Si tratta di elementi fondamentali quando si sceglie di scalare la vetta di un’azienda internazionale o di dar vita ad un proprio progetto di business femminile, dal più semplice al più complesso.

Ovviamente un ruolo centrale deve essere ricoperto anche dalla formazione, che va coltivata in maniera costante, arricchendo la propria attività di nuove proposte e servizi, in modo da rispondere al meglio alle ultime richieste del mercato.

Proviamo a vedere insieme un po’ più nel dettaglio alcune idee per l’imprenditoria femminile a cui poterci ispirare per un business di successo.

Business al femminile tra numeri e opportunità di formazione

progetti donne imprenditrici in Italia

Stando ai dati di Unioncamere le imprese guidate da donne in Italia sono 1 milione 330mila e 257, distribuite da Nord a Sud. I settori prevalenti in cui si suddividono sono:

  • Commercio al dettaglio (con 355.493 realtà);
  • agricoltura e attività connesse (211.353);
  • turismo (134.626).

Ma non mancano progetti innovativi di imprenditoria femminile, legati soprattutto allo sviluppo di nuove tecnologie e alla loro applicazione in famiglia e nel quotidiano.

A svolgere un ruolo fondamentale per la definizione e la realizzazione di un’attività è, come accennato in precedenza, la formazione. Chiunque desideri avviarsi alla carriera imprenditoriale dovrà essere aggiornato sul proprio settore di riferimento, conoscere nel dettaglio il mercato e le richieste più attuali e non perdere mai l’occasione di apprendere nuove competenze, soprattutto in ambito tecnologico.

Abbiamo già parlato delle opportunità per aziende e dipendenti nel nostro post Formazione finanziata per la crescita di imprese e lavoratori, ma esiste anche la possibilità di frequentare i corsi organizzati dalle diverse associazioni di categoria, come ad esempio Confcommercio, Confindustria e Confartigianato.

Non mancano poi le alternative per investire su sé stesse attraverso corsi di leadership al femminile o master specifici per la gestione d’impresa, forniti da diversi istituti, pubblici e privati, come ad esempio:

Per facilitare imprenditrici e manager molti percorsi possono inoltre essere frequentati da remoto, collegandosi a piattaforme online specifiche e seguendo, quindi, il corso a distanza con grande flessibilità di orari.

Progetti per donne imprenditrici

progetti per donne imprenditrici

Aprire una propria attività e guidare un’impresa di successo rappresentano una sfida importante, perciò è necessario essere dotate di una buona dose di pazienza, passione e determinazione. La prima cosa da fare è senza dubbio acquisire l’esperienza necessaria nel settore di riferimento, sviluppando la propria idea di business femminile grazie alle giuste competenze in materia.

Aprire un negozio di abbigliamento, iniziare un’attività nel mondo digital, prendere le redini della propria azienda di famiglia, o dedicarsi alla cura degli altri, in particolare dei bambini, sono solo alcune delle possibilità che hanno oggi le donne. Ma ne esistono altre in settori diversi, ancora oggi considerati roccaforti maschili, come quello immobiliare, l’agricoltura e l’edilizia.

Le donne imprenditrici nell’immobiliare

donne imprenditrici settore immobiliare

Il Real Estate è un settore in cui le donne iniziano ad avere sempre più importanza, sia come venditrici sia come manager e titolari di agenzie. Un’icona femminile del settore è senza dubbio Dorothy Herman, la quale ha creato un vero impero che, secondo la rivista Forbes, supera i 260 milioni di dollari.

La sua carriera è iniziata poco dopo la laurea, quando era una giovanissima mamma single: passo dopo passo è arrivata all’acquisizione del reparto a lei affidato, che negli anni è cresciuto fino a comprendere 80 filiali negli Usa.

Le commerciali donne sono molto apprezzate nel mondo immobiliare, perché usano tecniche come l’empatia per comprendere i clienti e, a livello pratico, vendono gli immobili a prezzi più alti rispetto ai loro colleghi. Secondo il portale immobiliare.it in un anno le agenti immobiliari statunitensi hanno venduto fino a 40mila dollari in più rispetto ai colleghi uomini.

Se si è interessati ad aprire una tua agenzia immobiliare, l’investimento iniziale oscilla tra i 25mila e i 30mila euro ed è necessario seguire un corso abilitativo presso la propria Camera di Commercio di riferimento.

Le donne imprenditrici nell’agricoltura

donne imprenditrici nell'agricoltura

Sostenibilità, qualità e innovazione: sono questi i valori portanti delle donne imprenditrici agricole, un fiore all’occhiello del settore primario. Per aiutare le imprenditrici presenti e future, l’associazione Coldiretti ha creato un movimento di categoria autogestito, volto a informare le donne, organizzare corsi di aggiornamento e supportarle nell’apertura di strutture particolari, come fattorie didattiche, sociali e agriasili.

Per dar vita alla propria idea di business come imprenditrice agricola è necessario avere un titolo di studio adeguato (diploma di Istituto Tecnico Agrario o laurea in Scienze Agrarie, Forestali, Tecnologie alimentari, Produzioni animali, Veterinaria). Anche in questo caso la futura manager dovrà frequentare dei corsi di formazione professionale organizzati a livello regionale. Alla P. IVA tradizionale si sostituisce quella specifica per il settore, che può essere aperta da un singolo o da una società, a patto che uno fra i soci abbia la qualifica di imprenditore agricolo professionale.

Alle coltivazioni con tecniche tradizionali, inoltre, è possibile affiancare anche soluzioni tecnologiche: un esempio è quello di Sofia Michieli, che nel 2018 ha dato vita ad una serra high tech in provincia di Rovigo. La sua impresa si occupa di produrre fragole sostenibili e ha avuto grande risonanza nel pieno dell’emergenza Covid-19, perché ha dato lavoro a molte persone che si sono trovate in difficoltà. La serra le ha permesso di vincere nel 2019 il premio Smau per l’innovazione.

Le donne imprenditrici nell’edilizia

donne imprenditrici nell’edilizia

Secondo il rapporto Unioncamere le imprese femminili che rientrano nel mondo delle costruzioni al 30 settembre 2019 erano 53.353.

Anche per entrare nel mondo dell’edilizia è necessario dotarsi di un’idonea formazione (frequentando un Istituto Tecnico per Geometri, o i corsi per preposti e dirigenti presso le scuole edili e facoltà universitarie, come Ingegneria edilizia).

Fonti di ispirazione per le donne che vogliono intraprendere questa carriera sono Atila Gülnaz e Veronica Mainetti: la prima è Ad (ricopre il ruolo di Amministratore Delegato) del gruppo Wienerberger Italia, la seconda è Presidente di Sorgente Group in America. Entrambe fanno della cura per i dettagli il loro mantra e, per Veronica, questo si traduce in una particolare attenzione alla sostenibilità, con l’obiettivo di portare avanti la frontiera del risparmio energetico per le abitazioni attraverso l’installazione di dispositivi tecnologici.

Un’idea divertente per imprenditrici frizzanti: il wedding planning

wedding planner

Organizzare matrimoni è spesso fonte di stress per gli sposi, per questo è nata la figura del wedding planner: curiosa, empatica, analitica, organizzata e pronta a tutto, questa figura è fondamentale per le coppie che non riescono a dedicare ai preparativi tutto il tempo necessario.

Per dare il via a questo business è necessario conoscere tutto sui matrimoni, ad esempio frequentando qualche corso di wedding planning. Una volta acquisite le conoscenze necessarie si dovrà puntare sul marketing e sull’autopromozione, dando un’immagine di sé affidabile, precisa e creativa.

Ovviamente un requisito essenziale per questo lavoro è quello del problem solving: un’imprenditrice che opera nel settore del wedding, infatti, non può mai farsi cogliere impreparata e deve sempre estrarre dal cilindro delle idee soluzioni fantastiche, pratiche e ricche di personalità.