Imprenditrice digitale: un lavoro, una passione
Anche in Italia, tante donne impreditrici digitali di successo
Il digitale non ha rivoluzionato solo la vita privata – fatta di hobby, passioni e viaggi – ma anche e soprattutto il mondo dell’imprenditoria. La tecnologia, infatti, ha cambiato i processi di produzione, trasformazione e distribuzione in comparti già affermati, creando però anche settori nuovi, dall’informatica alla comunicazione, dai servizi multimediali alle piattaforme di condivisione e d’incontro.
Si tratta di un processo inarrestabile, che coinvolge in misura sempre maggiore – finalmente – anche le imprenditrici, le quali stanno acquisendo un ruolo sempre più importante all’interno del tessuto produttivo italiano: nel 2018, infatti, stando ai dati di Unioncamere, sono cresciute di 6mila unità in un anno.
Imprenditrice digitale: una sfida da vincere
Cos’è e quali sono le prospettive dell’imprenditrice digitale è un tema di grande attualità, in un contesto particolarmente complesso, che vede l’Italia in fondo alla classifica dei Paesi più sviluppati dal punto di vista tecnologico in Europa. Nell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società (Desi 2019), siamo infatti al 24esimo posto su 28. Il problema maggiore? È rappresentato dallo scarso possesso di competenze, anche di base, nelle aree legate al mondo hi-tech.
Da Chiara Ferragni a Sofia Viscardi: esempi vincenti di imprenditoria femminile
Tuttavia esistono molti esempi di imprenditrici digitali che hanno acquisito un ruolo di primo piano in attività ad alto tasso tecnologico, sfidando così i pregiudizi che vogliono questi campi riservati soprattutto agli uomini.
A partire, per esempio, dal settore del web e dei social. Impossibile non ricordare Chiara Ferragni, blogger e influencer nel mondo della moda, famosa per essere l’ideatrice del portale “The Blond Salad”, blog dedicato all’abbigliamento e ai viaggi che conta oltre 780 mila follower (a giugno 2019). Il suo profilo Instagram, invece, supera i 17 milioni di follower. La giovane imprenditrice cremonese (è nata nel 1987) è poi amministratrice delegata di due società, Serendipity Srl e Tbs Crew Srl, che hanno fatto registrare un fatturato, rispettivamente, di 1,68 milioni (2017) e 3,2 milioni (2016) di euro.
Forse meno nota è Sonia Peronaci, ma il sito da lei fondato è conosciuto da tutti i buongustai nel nostro Paese (e non solo): “Giallo Zafferano”, tra i portali pionieri nel settore food, ha aperto la strada a tante blogger che hanno fatto della loro passione – nella maggior parte dei casi – una vera e propria professione. “Giallo Zafferano” è diventato poi una rivista, uno tra i primissimi casi in Italia e in Europa.
Non mancano poi le giovani – anzi giovanissime – star di YouTube, in grado di promuoversi utilizzando uno dei format più amati sul web: il video. Fra loro, Sofia Viscardi e Elisa Maino. La prima è diventata famosa come youtuber a partire dal 2014 e ha scritto due romanzi: “Succede” e “Abbastanza”. Da quest’ultimo è stato tratto l’omonimo film. Elisa Maino è seguitissima su Youtube e Musical.ly (ora ribattezzato TikTok): a lei è stato dedicato un documentario, chiamato “#OPS L’evento”.
Sempre restando nell’ambito multimediale, Ilaria Chiesa, classe 1987 e studi informatici alle spalle, è la fondatrice di RecTv, azienda specializzata in produzioni video custom made, mentre Marianna Poletti a soli 24 anni ha dato vita a Just Knock, piattaforma digitale che favorisce l’incontro tra aziende e talenti.
Le opportunità in Italia per le imprenditrici digitali
Dunque anche in Italia, nonostante i limiti del nostro Paese, le imprenditrici digitali riescono a trovare il proprio spazio. Milano è sicuramente un punto di riferimento: basta pensare che il capoluogo lombardo, nella fotografia scattata dal Women Entrepreneur Cities (WE Cities) Index di Dell, è tra le prime 12 città in Europa con la maggiore capacità di supportare l’imprenditoria “in rosa”, soprattutto per quanto riguarda il campo dell’hi tech.
Anche il Lazio spinge sulla digitalizzazione, con il recente bando “Innovazione Sostantivo Femminile” di un milione di euro per sostenere gli investimenti in nuove tecnologie e soluzioni digitali.
Diventare imprenditrici digitali è una valida opportunità per valorizzare le proprie attitudini e competenze, scoprendo lavori nuovi e stimolanti. Gli step sono analoghi a quelli degli altri settori: è importante trovare una buona idea, tenendo conto del contesto in cui si vuole operare, del mercato di riferimento (analizzando per esempio la concorrenza, il target e i fattori di distinzione) e dell’investimento iniziale.
Ma va prestata molta attenzione anche alle proprie capacità e alle proprie attitudini. Molti – purtroppo – pensano che lavorare in ambito digitale – soprattutto nel campo dei social network – sia poco più di un hobby. Non è così! Occorre mettersi a studiare, cercando di capire il funzionamento di un settore sempre in evoluzione e che richiede competenze in diverse discipline anche molto differenti tra loro. E soprattutto serve la passione, la molla che non deve mai mancare nella propria carriera di imprenditrici.