Donne e velo in India, le proteste per indossare il velo

6 studentesse rifiutano di togliere l’hijab per entrare in classe

donna con velo

Nei primi giorni di febbraio 2022, nello stato di Karnataka, nel sud-ovest dell’India, 6 studentesse hanno dato il via ad una protesta contro il divieto di indossare il velo islamico all’interno di istituti scolastici.

In India, a partire dal mese scorso, alcune scuole private della zona hanno adottato l’obbligo di rimuovere il velo quando si accede alle lezioni, provocando il malcontento nella comunità islamica.

L’attrito si è inasprito ulteriormente dopo che il ministro dell’Istruzione dello stato della Karnataka, B. C. Nagesh, si è pronunciato a favore di questa misura.

Per dare un segnale di dissenso contro il governo, le 6 studentesse musulmane sono rimaste fuori dall’aula della loro scuola, rifiutando di togliersi il velo per poter assistere alla lezione.

Il loro gesto è stato ripreso in diverse altre scuole di Karnataka, dove si sono tenute manifestazioni simili, alcune delle quali poi trasformate in scontri tra polizia e manifestanti.

Questa frizione tra le persone di religione musulmana e le istituzioni indiane non è una novità nel panorama politico. La causa scatenante è stata una legge promulgata nel dicembre 2019 dall’attuale governo Modi, di stampo induista fondamentalista, che associa il diritto di cittadinanza ad un unico credo religioso, quello indù, invalidando così i diritti di cittadini e cittadine di fede islamica.

Si tratta di un provvedimento che aveva sollevato molte proteste, 2 anni fa, da parte delle comunità musulmane che si sono sentite discriminate dagli induisti.

Le donne musulmane, in particolare, si stanno battendo per preservare la possibilità di vestire come desiderano, in base alle loro tradizione e al loro credo, che prevede di coprire il capo con un velo (che può essere di diverso tipo: dallo hijab, che copre solo la testa e il collo, fino al burqa, che riveste integralmente volto e occhi).

La questione del velo in Europa

Le donne col velo in Europa

Indossare o non indossare il velo è un dibattito attuale non solo in India: anche in Europa, in particolare in Germania e in Francia, come riporta Euronews, sono stati presi provvedimenti per proibire l’hijab sul posto di lavoro e in contesti sportivi, ma per motivi opposti.

In questi Paesi, che hanno comunità islamiche molto numerose, l’intenzione è quella di preservare il laicismo, quindi l’assenza di riferimenti religiosi e non, come nel caso dell’India, di far prevalere una religione sull’altra.

E in Italia? 

Non esiste una legge che vieti l’uso del velo islamico, ma sono indicate determinate situazioni nelle quali è preferibile rimuoverlo. Un esempio è il contesto di manifestazioni o eventi in luoghi pubblici o durante i controlli in aeroporto, dove è necessario mostrare il volto per permettere a chiunque di identificare la persona.

L’Islam spiegato da una donna: Tasnim Ali lo racconta sui social

Tasnim Ali

Tasnim Ali è una ragazza di 22 anni, nata ad Arezzo da famiglia di origini egiziane. Ha aperto un profilo su Tik Tok durante il lockdown del 2020, che oggi conta centinaia di migliaia di follower, nel quale racconta, con brevi ironici video, che cos’è l’Islam e come’è la vita di chi sceglie ogni giorni di portare il velo in Italia.

Molti vedono il velo come una costrizione, ed è anche per spiegare che non è così che sul profilo ho deciso di parlare di questi argomenti e di mostrare che la mia vita e quella delle mie amiche non è tanto diversa da quelle delle nostre coetanee”, dichiara Tasnim Ali.

I diritti delle donne devono tutelare la libertà di indossare ciò che si vuole, in base al proprio gusto o alla propria religione e di non essere discriminate per questo.

Non solo: oltre agli abiti, è necessario difendere anche, ad esempio, il diritto di ricevere lo stesso stipendio degli uomini o quello di poter accedere alle medesime carriere politiche.

L’obiettivo è quello della parità di genere, una meta ancora da raggiungere per diversi Paesi nel mondo. Questa tematica, specialmente in Italia, è oggetto del dibattito odierno, che raccontiamo sul blog con numerosi articoli.

Ti interessa approfondire? Ne abbiamo parlato ad esempio nell’articolo 43.7%: è questo il Gender Pay Gap italiano, che fotografa la situazione attuale della disparità di retribuzione economica tra uomini e donne in Italia.