Intolleranza al nichel e alimentazione
Alcuni consigli per affrontare al meglio questo disturbo
Il nichel è un metallo molto diffuso simile al ferro, che si trova in tantissimi oggetti di uso quotidiano (dai gioielli agli orologi, dalle chiavi alle cerniere dei vestiti) e in diversi alimenti. Dato il suo grande impiego e la sua diffusione anche in natura, il nichel sembra onnipresente. Ecco perché l’allergia a questo metallo è difficile da combattere: occorre infatti fare attenzione agli oggetti con cui si entra in contatto ogni giorno e scegliere con cura ciò che si porta a tavola.
A questa problematica, però, si affianca anche un altro disturbo: l’intolleranza al nichel, che è strettamente legata all’alimentazione. Ma qual è la differenza tra queste due condizioni?
Intolleranza e allergia al nichel: le differenze
L’allergia è determinata da una risposta eccessiva da parte del nostro sistema immunitario quando l’organismo “incontra” una sostanza a cui è vulnerabile. Nel caso del nichel, il disturbo può scatenarsi sia per contatto con un oggetto contenente questo metallo (orecchini, braccialetti, collane; cinture e zip; prodotti cosmetici, di bellezza e di igiene personale; monete e chiavi) sia per ingestione di determinati alimenti.
In genere il problema si manifesta come una dermatite, con uno sfogo cutaneo accompagnato da arrossamento, prurito e piccole vesciche. Le aree più colpite sono le mani e le orecchie. I sintomi appaiono di solito entro 48 ore dall’esposizione e possono durare anche per due settimane.
Come illustrato sul Corriere della Sera da Silvio Danese, professore ordinario di Gastroenterologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, l’intolleranza è un fenomeno più sfumato e spesso temporaneo, che comporta sintomi relativamente lievi dopo aver assunto un cibo contenente il metallo.
Quindi come si manifesta l’intolleranza al nichel? In genere compaiono:
- stanchezza;
- mal di testa;
- prurito;
- rossore alla pelle;
- malessere e insonnia;
- gonfiore addominale.
Segnali, questi, a cui va prestata grande attenzione, correndo quanto prima ai ripari.
Come scoprire l’intolleranza al nichel
Saper analizzare i sintomi è il primo passo per scoprire l’intolleranza al nichel. In presenza di tali manifestazioni bisogna rivolgersi innanzitutto al proprio medico di fiducia, spiegando nel dettaglio che cosa accade.
Purtroppo non esistono test per l’intolleranza alimentare al nichel, quindi si procede per esclusione, verificando che non si sia affetti da allergia sottoponendosi al prick test. Si tratta di un semplice esame che prevede l’applicazione sulla cute di alcune gocce contenenti sostanze varie, tra le quali è presente anche il nichel. Le zone su cui è stato posizionato il reagente vengono punte con uno spillo. Se compare una lesione dopo 15/20 minuti significa che si soffre di allergia.
Intolleranza e allergia al nichel: cosa non mangiare
Come abbiamo accennato, il nichel è presente in molti alimenti. Sia in caso di intolleranza sia in caso di allergia occorre perciò prestare grande attenzione a quello che si porta a tavola, per non incorrere in brutte sorprese.
Organizzare la dieta può essere complicato, visto che sono tanti i prodotti che, in misura ora maggiore ora minore, presentano questo metallo. Ecco allora, secondo la Fondazione Veronesi, quali sono i cibi che contengono nichel e che quindi vanno evitati da chi è sensibile a questa sostanza.
- Verdure, come cavoli, spinaci, carote, pomodori, cipolle, asparagi, funghi, mais, lattuga e piselli;
- Frutta, come avocado, mirtilli e fichi;
- Farina di grano intero e grano saraceno;
- Cacao e cioccolato;
- Lievito in polvere.
Attenzione infine anche agli alimenti cotti o conservati in recipienti di metallo.
Intolleranza al nichel: cosa mangiare e cosa no. Domande e risposte
Ora veniamo ad alcune domande che spesso si pone chi è affetto da questa problematica.
Chi è allergico al nichel può mangiare le noci?
Purtroppo la risposta è no. Lo stesso vale per le mandorle e le noccioline. Nonostante sia oggi considerata un toccasana per la salute, la frutta secca può essere rischiosa.
Chi è allergico al nichel può mangiare la pizza?
Sì, ma facendo attenzione agli ingredienti. Esiste infatti la variante di pizza nichel-free, che viene preparata solo con farine particolari. Ovviamente è necessario prestare attenzione alla farcitura, pomodoro compreso.
Quali sono le verdure che non contengono nichel?
Le verdure che non contengono questa sostanza sono molte: per citarne alcune, patate, cetrioli, melanzane, zucchine, barbabietole, peperoni, zucca, finocchi e bietole.
Cosa mangiare a colazione se si è allergici al nichel?
Il miglior modo per godere appieno di una colazione nichel-free è quello di preparare il cibo in casa. In tal senso si possono fare torte, centrifughe, marmellate e spremute, scegliendo con cura gli ingredienti.
Tra i cibi adatti per chi soffre di questa limitazione ci sono la farina di castagne, il latte di riso, il miele, lo sciroppo d’agave e le uova biologiche.