Legge di Bilancio 2021: le misure per le donne
I provvedimenti per mamme e lavoratrici
La Legge di Bilancio 2021 è stata ufficialmente approvata dal Senato lo scorso 30 dicembre 2020 e ha messo in campo 40 miliardi di euro per sostenere economia e società.
Dalla proroga del Superbonus allo stop dei contributi per gli autonomi, un’attenzione particolare è stata riservata alle donne, con misure finalizzate per agevolare da un lato le madri e dall’altro lavoratrici e imprenditrici.
Ma quando entrerà in vigore la Legge di Bilancio 2021? In realtà è già valida, a partire dal primo gennaio 2021, a completamento dell’iter parlamentare iniziato il 16 novembre 2020 e concluso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il giorno stesso dell’approvazione.
Vediamo insieme nel dettaglio quali sono i provvedimenti principali che riguardano le donne nel nostro Paese.
Gli sgravi fiscali per l’assunzione delle donne
La manovra affronta uno dei temi più sensibili che riguarda il mondo femminile: quello del lavoro. I dati, a questo proposito, confermano la tendenza secondo la quale una donna, in Italia, è molto spesso costretta a scegliere tra vita privata e carriera professionale.
L’argomento donne e rientro al lavoro dopo la maternità è uno dei punti caldi e spesso discussi negli ultimi anni: si stima che nel 2019 circa il 73% delle lavoratrici neo-mamme ha abbandonato la propria occupazione per dedicarsi alla propria famiglia.
Questa percentuale è in aumento a causa delle direttive sulla chiusura delle scuola per evitare i contagi di Covid-19: a scegliere di rimanere a casa per la cura dei figli sono, ancora una volta, le madri.
Con la Legge di Bilancio 2021 si estende a tutte le donne con contratti a tempo determinato, stipulati nel biennio 2021-2022, l’esonero totale dei contributi a carico dei datori di lavoro per 12 mesi. L’arco temporale può diventare di 18 mesi, se l’assunzione viene confermata a tempo indeterminato. Il tetto massimo dello sgravio fiscale è di 6.000 euro. Lo stesso trattamento è previsto per le aziende che assumono persone under 35 di entrambi i sessi.
Un’altra misura per promuovere la conciliazione di vita privata e professionale è l’aumento di 50 milioni di euro del Fondo per le politiche della famiglia. L’obiettivo è quello di favorire il rientro al lavoro dopo il parto e il contributo mira a premiare le iniziative delle imprese che favoriscono il ritorno delle donne alla loro occupazione.
Legge di bilancio 2021: i fondi per l’impresa femminile e per il Venture capital
La Legge di Bilancio, inoltre, valorizza lo spirito imprenditoriale delle donne che vogliono creare un proprio percorso lavorativo in autonomia.
Attualmente, le imprese femminili in Italia sono 1,3 milioni: per incoraggiare ulteriormente queste attività, la manovra ha destinato 40 milioni per i prossimi due anni per istituire il Fondo a sostegno dell’impresa femminile.
Si tratta di una risorsa importante, che mette a disposizione contributi a fondo perduto, finanziamenti senza interessi, incentivi per rafforzare le realtà costituite da almeno 36 mesi e percorsi di assistenza dal punto di vista tecnico-gestionale.
Inoltre si assegnano 3 milioni aggiuntivi per il 2021 al Fondo di sostegno al Venture capital, destinato a supportare gli investimenti di aziende femminili dalla spiccata vocazione tecnologica e dallo spirito innovativo. Il futuro è donna!
Fondo per il sostegno della parità di genere salariale
Un altro tema molto importante è quello del gender pay gap, ovvero il divario di retribuzione tra uomini e donne. Stando ai dati del Gender Gap Report 2019, realizzato dall’Osservatorio JobPricing con Spring Professional, il gap è di 2.700 euro lordi, pari al 10% in più a favore dei colleghi maschi.
Per contrastare questo problema, la Legge di Bilancio ha destinato 2 milioni di euro annui, a partire dall’anno prossimo, al Fondo per il sostegno della parità salariale di genere: una misura per promuovere interventi specifici con lo scopo di ridurre il divario e valorizzare le pari opportunità in ambito lavorativo.
Assegno unico: che cosa cambia
La manovra non dimentica poi le difficoltà incontrate dalle famiglie durante la crescita dei figli: una sfida non solo educativa, ma anche economica. Nel 2021 è aumentato di 3 miliardi di euro il Fondo per l’assegno unico, che raddoppierà dal 2022.
La misura, in particolare, riunisce tutti i contributi che vengono riconosciuti ai genitori con figli e si applica per ogni bambino, dai sette mesi ai 21 anni. Ne possono beneficiare anche i lavoratori autonomi. Ulteriori dettagli saranno disponibili con l’approvazione in Senato del disegno di legge delega su questo tema.
Legge di bilancio 2021: i bonus per la famiglia
La legge di Bilancio ha confermato il bonus bebè 2021: l’assegno di natalità riguarderà anche i minori nati o adottati nel corso di quest’anno. Si tratta di una somma elargita alle famiglie fino al compimento del primo anno di età del figlio, oppure fino al primo anno dall’ingresso in famiglia, nel caso di un’adozione.
I requisiti per accedere al provvedimento dovrebbero essere confermati uguali a quelli dell’anno scorso: viene riservato un assegno di 160 euro al mese se l’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente, strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie in Italia) è inferiore a 7.000 euro; di 120 euro, se l’ISEE è compreso tra 7.000 e 40.000 euro; 80 euro se l’Isee è superiore a 40.000 euro.
Allo stesso modo, viene prorogato per quest’anno il bonus asilo nido 2021. Anche in questo caso, i criteri dovrebbero essere identici a quelli del 2020. Si tratta di un rimborso sulla retta pagata e può arrivare fino a 3.000 euro, da stabilirsi sempre in base all’ISEE.
Inoltre, la Legge di Bilancio prevede, dal 2021, fino al 2023, un contributo di 500 euro netti al mese per le madri che sono disoccupate, o vivono in un nucleo familiare monoreddito e che hanno un figlio o una figlia a carico, con una disabilità certificata del 60%.
Bonus mamma domani 2021
La Legge di Bilancio ha infine confermato il bonus Mamma domani 2021, introdotto per la prima volta in Italia della manovra 2017. Conosciuto come premio alla nascita, è un beneficio economico una tantum di 800 euro destinato alle madri, indipendentemente dal reddito, che sono al settimo mese di gravidanza, o hanno partorito, oppure ancora hanno scelto di adottare un bambino. A questo, si aggiunge l’aumento del congedo di paternità obbligatorio da 7 a 10 giorni.
Legge di Bilancio: l’opzione donna
Infine, la Legge di Bilancio ha prorogato anche l’opzione donna, ovvero la possibilità di anticipare la pensione per le lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato più di 35 anni di anzianità contributiva e che hanno superato i 58 o 59 anni di età anagrafica entro il 31/12/2020.
La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto tante le novità, ma soprattutto ha dimostrato un maggiore ascolto alle necessità delle donne e, soprattutto, ha confermato l’importanza cruciale della donna nel contesto sociale, lavorativo e famigliare.