Natalie Portman veste la denuncia agli Oscar 2020

Natalie Portman notte degli Oscar

In un abito Dior porta sul red carpet i nomi di 8 registe non menzionate dall’Academy

Natalie Portman ha sfilato sul tappeto rosso della 92esima edizione degli Oscar con un soprabito Dior su cui spiccano ricamati in oro su nero i cognomi delle registe escluse dalle nomination per la migliore regia.

Il capo è stato disegnato da Maria Grazia Chiuri, stilista e direttrice artistica di Dior, la quale in più di un’occasione ha messo al centro della produzione della casa francese il tema del femminismo.

Il messaggio di Natalie Portman

Natalie Portman Oscar 2020

La Portman ha unito eleganza e denuncia, usando l’alta moda come strumento per lanciare un messaggio chiaro: l’Academy degli Oscar, che stila la lista delle personalità in gara, non prende sempre in giusta considerazione le donne.

Sotto i riflettori della serata di premiazione e davanti all’obiettivo dei fotografi sul red carpet, l’attrice ha portato, dunque, all’attenzione pubblica i nomi di ben otto registe che quest’anno non hanno ricevuto neppure la nomination. Nell’ordine: Lorene Scafaria (The Hustler e Le ragazze di Wall Street), Greta Gerwig (Piccole Donne), Mati Diop (Atlantics), Marielle Heller (A Beautiful Day in the Neighborhood), Melina Matsoukas (Queen & Slim), Alma Har’el (Honey Boy), Céline Sciamma (Ritratto della giovane in fiamme) e Lulu Wang (The Farewell).

Natalie Portman si era già fatta portavoce dell’iniquità delle candidature a premi prestigiosi quando nel 2018 aveva annunciato i Golden Globe con una battuta tagliente: “Ecco tutte le nomination maschili”.
In particolare, nella storia degli Oscar solo 5 registe sono state inserite nella categoria Miglior Regista e solo una di queste, Kathryn Bigelow, ha vinto la statuetta nel 2010 per il suo film The Hurt Locker.

Oscar 2020, i premi alle donne

A parte le categorie dedicata alla Miglior Attrice protagonista e non, assegnate per natura alle donne, quest’anno i riconoscimenti alle artiste non sono mancati. Per esempio per la Miglior scenografia hanno vinto Barbara Ling e Nancy Haigh per C’era una volta a…Hollywood; la costumista Jacqueline Durran ha trionfato per il suo lavoro in Piccole Donne e Carol Dysinger insieme a Elena Andreicheva hanno realizzato, a parere della giuria, il miglior cortometraggio documentario, Learning to skateboard in a warzone (if yoùre a girl).
L’Oscar come “Miglior Regista” sembra però ancora rimanere una inespugnabile roccaforte maschile.