Piano cottura a induzione: come funziona?

Pro e contro di un sistema sempre più diffuso

Come funziona il piano cottura ad induzione

I fornelli a induzione sono semplici da utilizzare, belli da vedere e facili da pulire. Ecco tutti i vantaggi – e qualche difetto – di questi sistemi innovativi.

Negli ultimi anni si è assistito alla crescente diffusione del piano cottura a induzione. Ma come funziona questo strumento, che ha cambiato il modo non solo di cucinare, ma anche di intendere la cucina a livello di design? E perché scegliere un piano di cottura a induzione? Proviamo a capire quali sono le motivazioni che possono spingere verso questa soluzione, valutando con attenzione i pro e i contro.

Piano cottura a induzione: pro e contro

Piano cottura a induzione: pro e contro

I pro di un piano cottura a induzione

Il sistema di cottura a induzione è un metodo di cucina estremamente moderno. Sotto un piano in vetroceramica si trovano delle bobine alimentate elettricamente. Questi elementi generano così un campo elettromagnetico, che si trasferisce alle pentole riscaldandole in tempi rapidi e in maniera uniforme. Esistono anche piani radianti e alogeni, che però si differenziano per una minore efficienza energetica e per un diverso principio di funzionamento.

Quanto consuma un piano di cottura a induzione?

È essenziale innanzitutto tenere conto delle modalità di impiego. Le ottime prestazioni garantite da questi sistemi consentono di risparmiare tempo, ma un utilizzo frequente e con tutti i punti cottura accesi contemporaneamente porta inevitabilmente ad aumentare i consumi, che possono essere superiori del 50% rispetto a quelli del classico fornello a gas. Tuttavia questa soluzione può diventare molto conveniente se la propria casa è dotata di un sistema di produzione di energia rinnovabile come il fotovoltaico.

Quanti kw servono per un piano cottura a induzione?

Generalmente sono necessari 6 kw, considerando che ogni fornello consuma dai 1.200 ai 2.500 W. Ciò significa che spesso si è costretti a chiedere al proprio gestore di aumentare la potenza del contatore. Tuttavia con il tempo i modelli stanno diventando sempre più efficienti, scongiurando il pericolo di blackout.

Il sistema a induzione, ad ogni modo, genera una diffusione omogenea del calore, con minori dispersioni termiche. Il punto di ebollizione può essere raggiunto in soli due minuti, riducendo così consumi e tempistiche. La superficie, infine, è semplice da pulire, resistente e infrangibile: tre aspetti che limitano notevolmente il rischio di incrostazioni.

I contro di un piano cottura a induzione

Il piano cottura ha molti aspetti positivi, ma ci sono anche degli svantaggi: uno dei contro di un piano cottura a induzione è che la superficie, se non opportunamente trattata, si può graffiare. Ciò compromette non solo l’aspetto estetico, ma anche l’efficienza.

Inoltre, non tutte le pentole e le padelle che si possiedono possono essere usate con l’induzione. Possono essere utilizzate solo pentole ad alta componente ferrosa: bisogna quindi scegliere casseruole e padelle ad hoc. Infine, il costo di un piano cottura a induzione è generalmente superiore rispetto a quello a gas.

Come scegliere un piano ad induzione

Piano ad induzione: quale comprare

Sono molti gli aspetti da considerare quando si vuole comprare un piano ad induzione. Sicuramente è importante valutare l’estetica – uno dei punti di forza di questi sistemi – cercando un modello che meglio si adatta alla propria cucina.

Attenzione anche alle funzionalità. Alcuni brand propongono soluzioni con aspirazione integrata, liberandosi così della cappa, che spesso vincola la posizione degli elementi. Si consiglia poi di verificare la presenza dei dispositivi di sicurezza, come quelli che permettono di bloccare il funzionamento se il liquido fuoriesce dalle pentole.

È inoltre fondamentale considerare le performance energetiche, scegliendo i modelli con i consumi minori, e i regolatori di potenza, per una maggiore efficienza.
Infine, non si deve sottovalutare il numero delle postazioni e i display.

La cottura a induzione fa male?

La risposta è no: il campo elettromagnetico è di media frequenza, decisamente più bassa rispetto ad altri elettrodomestici di uso comune, come l’asciugacapelli o un rasoio elettrico. Non si innesca quindi alcuna reazione particolare negli alimenti.

Esistono comunque alcuni piccoli accorgimenti da prendere, come impiegare la massima potenza solo se ci sono grandi quantità di liquido da portare a ebollizione e non usare pentole con il fondo disomogeneo. Sicurezza e praticità sono così garantite.