Le piante ecologiche per gli interni
Un rimedio naturale per combattere l’inquinamento indoor
Le piante da appartamento sono un elemento d’arredo chic e alla moda. I designer ne fanno un grande uso per dare agli ambienti un tocco tropicale, scegliendo tra gli esemplari dalle forme e i colori più svariati.
Le specie decorative svolgono anche un’importante funzione all’interno delle abitazioni. Sono molte infatti le piante che purificano l’aria, perché trattengono gli agenti inquinanti e pericolosi che si insediano facilmente tra le mura domestiche.
L’inquinamento in casa: da cosa è causato e come prevenirlo
Spesso si tende ad associare l’inquinamento a fattori esterni, come lo smog, illudendosi di essere al sicuro nel microclima pulito della propria casa.
Secondo gli studi sulla qualità dell’aria indoor effettuati dall’EPA, ovvero l’Agenzia governativa statunitense per la Protezione dell’Ambiente, molti agenti inquinanti che compromettono la salute domestica provengono da fonti presenti all’interno della casa stessa.
L’impatto che questi elementi hanno sull’organismo umano è tanto pericoloso quanto quello causato dalla polluzione presente all’esterno. Infatti, sembra essere una delle principali cause di allergie e problemi respiratori.
A compromettere la salubrità del microclima casalingo, secondo la definizione del Ministero dell’Ambiente, sono agenti fisici, chimici (non presenti naturalmente nei sistemi ecologici esterni) e biologici, come i microrganismi allergeni.
Le diverse tipologie di “nemici” dell’aria domestica
Gli agenti che inquinano l’ambiente di casa vengono suddivisi in tre gruppi:
●Gli agenti biologici, microrganismi come virus, batteri, funghi e parassiti e gli allergeni come gli acari e le muffe. Si tratta di elementi che portano a sviluppare raffreddori, influenze e problemi respiratori, ma anche patologie più serie, come la polmonite da legionella.
●I fattori chimici, i più diffusi e pericolosi, comprendono i gas derivanti dai prodotti come vernici, materiali edili e arredi, detersivi e profumazioni, prodotti per la pulizia, fumo del tabacco e della combustione nelle stufe e nei caminetti. Questi agenti sono il punto di partenza per la diffusione di formaldeide, anidride carbonica, monossido di carbonio, amianto e ossidi di zolfo.
●Tra gli agenti fisici serve prestare attenzione ai campi elettromagnetici emessi da impianti radio e tv e dagli elettrodomestici, oltre che all’inquinamento acustico.
Come rimediare all’inquinamento indoor?
La regola basilare è quella di arieggiare quotidianamente le stanze di casa, per ossigenare pareti, superfici e tessuti e impedire alle sostanze nocive di depositarsi.
Un’altra mossa strategica consiste nello scegliere oculatamente i materiali edili utilizzati in fase di costruzione o di ristrutturazione. Se si vuole riverniciare le pareti, ad esempio, è consigliabile optare per una vernice a base di acqua e pigmenti naturali.
Ad oggi esistono in commercio diverse soluzioni certificate, che rispettano le normative ecologiche e salvaguardano l’ambiente e la salute. Lo stesso vale per i prodotti per la pulizia: quelli eco-bio sono efficaci e non lasciano residui tossici.
Infine, alleata insostituibile nella lotta contro l’inquinamento indoor è la presenza delle piante. Scegliere le giuste piante da appartamento ecologiche, in grado di purificare l’aria, non solo consente di personalizzare e abbellire ogni luogo della casa, ma aiuta a diminuire la diffusione di agenti pericolosi e a prevenire spiacevoli inconvenienti di salute per i suoi abitanti.
Le piante ecologiche per contrastare gli agenti inquinanti
Molte delle piante ecologiche hanno eccezionali proprietà e sono perfette anche per chi non possiede il pollice verde: sono longeve e non necessitano di cure particolari.
Tra le piante indicate per contrastare gli effetti nocivi dei materiali edili si trova lo Spatafillo, dai fiori bianchi e appuntiti. Questa pianta ripulisce gli ambienti da sostanze prodotte da colle, vernici e solventi, contenenti toluene e xilene, ma anche dai composti organici volatili (COV).
Il Pothos, un sempreverde molto comune per la sua resistenza e capacità di adattamento, è molto efficace nell’assorbire il monossido di carbonio. È consigliabile tenerlo in casa se si possiede una stufa o un caminetto a legna. Cresce bene in ambienti umidi, quindi la cucina e il bagno sono le sue stanze ideali.
Il cactus peruviano è in grado di creare una sorta di barriera naturale contro le onde elettromagnetiche generate da dispositivi come smartphone, tv e wifi. Le piante grasse, ricche di vitamine e antiossidanti, sembrano celare dietro le loro spine numerose funzionalità benefiche, anche per il benessere della pelle. Richiedono cure minime ed è possibile lasciarle esposte alla luce e innaffiarle solo quando il terriccio si secca troppo.
Le piante che rimuovono i residui chimici negli ambienti
Sembra impossibile, ma esistono piante in grado di assorbire le sostanze tossiche contenute nei detergenti per le pulizie.
L’edera comune, ad esempio, la si trova ovunque. Viene infatti definita infestante per la rapidità in cui si cresce e si riproduce. Questa pianta, molto versatile e facilissima da coltivare, assimila e metabolizza la formaldeide presente in molti detersivi.
Stesso ruolo lo assume la Sanseveria, o lingua di suocera. Assorbe, oltre alla formaldeide, anche l’acetone, il benzene e l’alcool. Al contrario di molte piante, di notte rilascia ossigeno e consuma l’anidride carbonica.
La palma di bamboo è bellissima esteticamente e raggiunge quasi i due metri di altezza. Possiede la capacità di filtrare l’aria dal benzene, dalla formaldeide e dal tricloroetilene che è conosciuto con il nome commerciale di trielina.
Esistono tantissime piante decorative con questa specifica funzionalità, tra le quali si possono citare l’azalea, la gerbera, il falangio, l’anturio e l’aloe vera. Un vivaista esperto saprà consigliarvi le migliori.
Le piante assorbi-odori
Ogni pianta fiorita in casa rende gradevole il profumo nella stanza. Ce ne sono alcune però, che sono delle vere e proprie fagocitatrici di cattivi odori.
Il Ficus Benjamin è in grado di neutralizzare l’odore del fumo della sigaretta. Unica pecca: si tratta di una pianta delicata, va curata con attenzione e produce un liquido irritante per la pelle, che può essere tossico se ingerito dagli animali domestici.
Anche la dracena assorbe l’odore di fumo, ed è in grado di ridurre significativamente la concentrazione di molte sostanze inquinanti. È perfetta da tenere anche in camera da letto.
La sostenibilità attraverso le piante
Scegliere le piante ecologiche per decorare la propria casa significa, oltre che depurare l’aria che respiriamo, fare un favore all’ambiente.
La sostenibilità di queste piante ecologiche è determinata dalla loro longevità, che fa in modo di non favorire ulteriori acquisti, rendendo possibile la riduzione dei consumi e le emissioni prodotte dai trasporti e dall’energia necessaria a riscaldare le serre. Per questo è preferibile evitare di acquistare numerose piante dalla vita breve e anzi, favorire la durata di quelle già presenti in casa conservando rametti e semi da regalare o da ricoltivare.