Le piante che fioriscono in estate
Come curare le piante durante i mesi più caldi
Il periodo della primavera il momento di massima fioritura della natura, insieme all’estate. Durante i mesi più caldi però le alte temperature e il sole diretto possono essere grandi nemici delle piante in estate.
Per evitare di danneggiare foglie e fiori, è fondamentale adottare i comportamenti corretti per preservare lo sviluppo del vegetale ed evitare che si disidrati e si secchi.
Se si hanno dubbi, è meglio chiedere consiglio ad un vivaista.
Come curare le piante in estate
Uno degli aspetti più delicati nella cura del verde è l’idratazione. Ma quando annaffiare le piante in estate?
Le piante vanno innaffiate quotidianamente durante i mesi più caldi, al mattino presto o al calar del sole, evitando le ore centrali della giornata. L’acqua va versata lentamente con un innaffiatoio oppure spruzzata con un getto delicato, per evitare di rovinare i fiori. Per le colture dell’orto si può scegliere anche un’irrigazione a terra, tramite un tubo di gomma bucherellato nei punti dove sono piantate le piante: in questo caso l’acqua va aperta alla sera o alla mattina per almeno 15-20 minuti, in modo che il terreno si bagni in modo uniforme.
Le piante non sono tutte uguali ed alcune nella bella stagione hanno bisogno di una minore quantità di liquidi. Le specie più “assetate” sono, ad esempio, le azalee e i rododendri, mentre lavanda, margherite e cinerarie hanno una resistenza maggiore.
Attenzione anche al fertilizzante: come per l’innaffiatura, frequenza e quantità dipendono dal tipo di piante. Quelle che non lo richiedono in estate sono, per esempio, i gerani e le ortensie. Infine, solitamente questa stagione non è adatta per la potatura: l’unica eccezione sono le rose.
Piante che fioriscono in estate
Quali sono le piante che fioriscono in estate? Una tra tutte è l’ortensia, perfetta anche per i meno versati in giardinaggio, perché non necessita di grandi cure, anche se richiede molta acqua, ma non ama il sole diretto.

Profumata e coloratissima, la lavanda è sicuramente una delle regine dell’outdoor. l’importante è lasciarle lo spazio per svilupparsi e crescere senza ostacoli. I suoi fiori, poi, possono essere tagliati a mazzetti, lasciati seccare e utilizzati per arredare la propria abitazione.
La lantana invece ama il sole e il caldo e si adatta bene anche in terreni particolarmente asciutti.

Un’alternativa per l’estate è l’oleandro, una specie particolarmente versatile: a seconda delle varietà può essere un alberello o un arbusto di grandi dimensioni. Spicca per i suoi fiori, che vanno dal bianco al rosa, fino al rosso. Inoltre, si adatta bene anche alle temperature elevate: l’ideale in questo periodo.

Piante da frutto estive
L’estate è la stagione ideale per gli amanti della frutta: se in inverno ci si limita soprattutto agli agrumi, questi mesi sono perfetti per la crescita di diverse tipologie di frutta. Ce ne sono di tutti i tipi, adatte anche a chi non ha molto spazio a disposizione. Tra queste troviamo, ad esempio:
– il susino: la pianta può arrivare fino ai due metri di altezza, per questo va controllata con la potatura, a seconda dello spazio disponibile;
– il pesco: sebbene sia in grado di autofecondarsi, produce una quantità superiore di frutta se viene piantato accanto ad un suo simile;
– il melograno: pianta che non necessita di grande manutenzione e che può produrre una grande quantità di frutti caratteristici per il sapore acidulo dei semi di cui è composto e per il colore rosso accesso;
– il limone: il suo frutto è perfetto per insaporire i piatti e i suoi fiori possono impreziosire l’ambiente outdoor con il loro profumo. Essendo una pianta delicata e che soffre il freddo, solitamente va lasciata in vaso e portata all’interno dell’abitazione in inverno.
Piante da balcone in estate: quali sono le specie adatte
Cosa c’è di più bello di un balcone carico di fiori, ricco di mille colori e profumi? Tuttavia, il rischio è quello dell’esposizione eccessiva ai raggi del sole e al calore. Per questo vanno scelti esemplari particolarmente resistenti. Tra questi sono consigliati:
– L’ibisco: dai petali vistosi e decorativi, ama la luce: un’ombra eccessiva causa una scarsa fioritura. È compatibile con ogni tipo di terreni, anche i più poveri, sebbene preferisca quelli freschi e ricchi di humus;
– Il geranio: è la pianta da terrazzo per eccellenza. Non richiede molta acqua, anzi vanno evitati eventuali ristagni e resiste bene anche ai climi più secchi. Nei periodi più caldi dell’anno è necessario innaffiare la pianta tutti i giorni, sempre senza eccessi;
– La petunia: i suoi fiori sono variopinti: rosa, rosso, viola, bianco. Fiorisce solo con il caldo, ma riesce a resistere anche alle basse temperature.
Piante da appartamento ideali in estate
Se non si possiede un balcone o un angolo verde, si può ravvivare la propria area indoor con piante adatte a sopravvivere anche in appartamento. Tra queste troviamo:
– le begonie, preferiscono una posizione al sole o parzialmente ombreggiata, sono perfette da tenere accanto alle finestre;
– le gardenie: arbusti a foglie sempreverdi, con grandi fiori bianchi o giallo pallido, prediligono un’innaffiatura con acqua depurata, non calcarea;
– le gerbere: dalle corolle eleganti e regolari, sono presenti in numerosi colori e amano le zone ventilate e parzialmente soleggiate, ideali da tenere sui davanzali.
Dove mettere le piante grasse in estate
Un’alternativa alle classiche specie da balcone sono le piante grasse. Poco impegnative, possono restare al sole e senza acqua fino a due settimane. Possono essere posizionate in alcuni vasi appesi alla ringhiera del balcone; oppure si può creare un angolo ad hoc dentro casa, radunandole tutte insieme, per dare vita ad una piccola composizione suggestiva. Si può puntare su un accostamento tra l’agave victoria reginae, con le sue foglie appuntite e la fenestraria, dalle foglie trasparenti.
Esistono specie dalle forme molto suggestive, come la Ceropegia woodii, dalle foglie simili a cuori, o il Senecio macroglossum, che richiama l’edera nell’aspetto ed è perfetto da posizionare in alto per creare un effetto “a cascata”.
Un grande classico è il cactus, che d’estate si veste di fiori gialli, arancioni o fucsia. Nei mesi più caldi va innaffiato ogni due giorni, ma senza eccessi: una strategia per non esagerare è mettere l’acqua in un sottovaso. Inoltre si consiglia di concimare questa specie ogni due settimane.
Come curare le piante quando si va in vacanza?
Per chi possiede delle piante, un periodo prolungato di vacanza può presentare delle criticità organizzative. Una delle possibilità è quella di prestare le chiavi di casa ai vicini e ai parenti, consegnando un calendario delle innaffiature per non lasciare le piante senza nutrimento.
Oggi sono a disposizione anche altre alternative: esistono sistemi innovativi per irrigare automaticamente i giardini e per innaffiare i vasi senza collegarsi al rubinetto. Originale anche la figura del plant sitter, un professionista che si può prendere cura delle piante sia a domicilio del cliente, sia portandole nella propria abitazione. Un modo per coccolarle anche quando si è lontani.