Quando fare l’Isee 2021?

Quando fare l’Isee 2021?

Tutto quello che c’è da sapere sull’attestazione Isee

Quando fare l’Isee 2021

Lavoro, scuola, trasporti. Sono molte le attività che svolgiamo nella quotidianità influenzate da un dato: la nostra situazione reddituale. Per stabilirla, ogni anno, è necessario compilare l’Isee, ovvero l’Indicatore di Situazione Economica Equivalente, uno strumento istituito nel 1998 per valutare e confrontare la condizione economica delle famiglie italiane.
L’Isee è indispensabile per fruire della maggior parte dei benefici a carattere pubblico, dalle agevolazioni per le tariffe della mensa scolastica a quelle relative alle tasse universitarie, dalla rateazione delle cartelle esattoriali al reddito di cittadinanza. Un indicatore sempre più essenziale, considerando anche le tante detrazioni introdotte dal governo a partire dallo scorso anno per far fronte alla crisi economica legata alla pandemia.

Scadenze: quando fare l’Isee 2021

Ma quando fare l’Isee 2021? Secondo quanto comunicato dal Caf Cisl, dal primo gennaio è possibile richiedere il modello aggiornato, che può essere compilato in qualunque momento dell’anno.
Non esiste una vera e propria scadenza per l’Isee, che rimane valido fino al 31 dicembre 2021. Soltanto per chi è già beneficiario di prestazioni a sostegno del reddito, come ad esempio il reddito o la pensione di cittadinanza oppure il bonus bebè, la scadenza era fissata a fine gennaio, per poter dimostrare di essere ancora in possesso dei requisiti e continuare quindi a godere del beneficio.

Isee 2021, i documenti necessari

I documenti necessari per l’Isee 2021

Per ottenere il modello Isee 2021 è necessario compilare la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) contenente tutte le informazioni relative al nucleo familiare. Per farlo il cittadino deve avere a disposizione alcuni documenti:

  • documento di identità e tessera sanitaria del richiedente;
  • tessere sanitarie dei componenti del nucleo familiare;
  • copia del contratto di locazione con estremi di registrazione e relative ricevute di pagamento, in caso di affitto;
  • modello 730 o Modello Unico;
  • certificazione Unica 2020;
  • assegni percepiti o corrisposti per coniuge e figli;
  • altre certificazioni reddituali attestanti come compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, borse e/o assegni di studio.

Il richiedente deve poi presentare anche i documenti attestanti il proprio patrimonio mobiliare e immobiliare:

  • saldo e giacenza media di conti correnti bancari e postali al 31 dicembre 2019;
  • buoni postali, titoli di stato, obbligazioni, BOT, CCT, fondi di investimento, azioni o quote detenute presso società o organismi di investimento collettivo di risparmio;
  • dati sul patrimonio immobiliare come da visure catastali;
  • mutui, atti notarili di compravendita, atti di donazione di immobili, successioni nonché altra documentazione relativa al patrimonio immobiliare;
  • targa o estremi di registrazione al Pubblico registro automobilistico (Pra) di motoveicoli o autoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500 cc e targa o estremi di registrazione al Registro delle imbarcazioni da diporto (Rid) di navi e, appunto, imbarcazioni da diporto.

La Dsu deve essere inviata all’ente che eroga la prestazione agevolata, al comune, a un Caf o all’Inps. L’istituto previdenziale procederà poi all’elaborazione dell’Isee; l’attestazione viene poi rilasciata una decina di giorni lavorativi dopo la presentazione della Dsu stessa.

Isee 2021: quali novità?

 Isee 2021: ecco le novità principali

Ma quali sono le ultime novità sul tema? Fino al 2019, per l’elaborazione dell’Isee si prendevano in considerazione i redditi dei due anni precedenti e il patrimonio dell’anno precedente. A partire dal 2020 vengono invece presi in considerazione soltanto i redditi percepiti e i patrimoni posseduti di due anni prima. Per il calcolo dell’Isee 2021, pertanto, si farà riferimento esclusivamente all’anno 2019.

Altra importante novità è l’entrata in vigore, da gennaio 2021, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, che introduce il riconoscimento automatico dei bonus sociali tramite Isee, senza dover presentare apposita domanda di beneficio presso i Comuni o i Caf.
Un’opportunità utile, che permette di semplificare le procedure e godere con più facilità dei benefici previsti.