Quanti Nobel sono stati vinti dalle donne?

Pochissimi: i riconoscimenti ottenuti sono appena 60

I premi Nobel assegnati alla donne sono pochissimi

Il Premio Nobel è un affare per uomini? Almeno così sembra, analizzando i vincitori – quasi solo maschili – dall’inizio del secolo scorso ad oggi. Il vero cambiamento si avrà solo con la trasformazione della società.

Il gender gap non riguarda solo il lavoro. Nonostante la vocazione del sapere sia universale, anche nell’ambito della conoscenza c’è differenza tra uomini e donne, con queste ultime spesso in secondo piano.

La dimostrazione arriva dalla celebre “Sala dei concerti” di Stoccolma, dove ogni anno, dal 1901, vengono consegnati i premi Nobel: un prezioso riconoscimento destinato alle personalità viventi che hanno portato il loro contributo alla cultura.

Per comprendere realmente la portata di questo fenomeno, è opportuno studiare i numeri: quanti Nobel sono stati consegnati alle donne? Appena 60 (di cui due alla scienziata Marie Curie), ovvero circa il 4% del totale.

L’ultima assegnazione risale al 2021. Il Nobel per la Pace è andato a Maria Ressa, giornalista filippina naturalizzata statunitense, che ha denunciato gli abusi di potere, l’uso della violenza e il crescente autoritarismo nel suo Paese natale.

Va sottolineato che quattro dei sei premi assegnati riguardano l’ambito scientifico: ciò incide in maniera significativa, poiché le donne sono ancora oggi poco numerose nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics, cioè “scienza, tecnologia, ingegneria e matematica”). Potete approfondire questa tematica nell’articolo Donne e tecnologia.

Di fronte a questa situazione, gli organizzatori hanno dichiarato di voler rendere il riconoscimento più inclusivo. Tuttavia l’intenzione è di non introdurre “forzature”.

Non verranno create quote rosa – ha spiegato Göran Hansson, segretario dell’Accademia Reale – È davvero triste che così poche donne ricevano il Nobel, ma questa ingiustizia è il riflesso della società in cui viviamo: abbiamo ancora molto lavoro da fare”.

Quante donne hanno ricevuto il premio Nobel per la scienza?

Marie Curie, premio Nobel per la chimica e per la fisica

Nonostante nell’ambito Stem le donne siano spesso messe in secondo piano, alcune di loro sono comunque riuscite a conquistare il prestigioso riconoscimento in questo campo. Tra loro compare Marie Curie, con ben due premi Nobel. In tutto sono state 25 le assegnazioni in campo scientifico (includendo anche l’economia) dal 1901 fino ad oggi.

Marie Sklodowska Curie, scienziata polacca naturalizzata francese, è stata la prima e unica donna a ricevere due onorificenze: nel 1903 ottenne il premio per la fisica, insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel, per gli studi sulle radiazioni, mentre nel 1911 conquistò il Nobel per la chimica per la scoperta del radio e del polonio (nome scelto in onore della sua terra natìa).

Nel 1935 il premio per la chimica tornò in famiglia, visto che a vincerlo fu Irene Joliot-Curie, figlia dei coniugi Curie, insieme al coniuge, Pierre Joliot, per la scoperta della radioattività artificiale.

In questo ambito si ricorda anche il doppio Nobel assegnato nel 2020 a due scienziate – Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna – per aver sviluppato un metodo di modifica del genoma.

Dopo Marie Curie, il Nobel per la fisica è stato conquistato solo da altre due donne:

  • Maria Goeppert-Mayer, nel 1963, per aver proposto il modello a guscio del nucleo atomico;
  • Donna Strickland, nel 2020, per le sue scoperte legate al laser.

Quante donne hanno vinto il Nobel per la medicina?

Sono di più le scienziate che sono riuscite a ottenere il riconoscimento per la medicina: 12. Tra loro spicca Rita Levi-Montalcini, torinese, premiata per le scoperte e l’individuazione dei fattori di crescita cellulare.

Tra le altre donne ad aver vinto il Nobel per la medicina si ricordano, ad esempio:

  • Christiane Nüsslein-Volhard, nel 1995, per le scoperte sul controllo genetico delle fasi precoci dello sviluppo embrionale;
  • Linda B. Buck, nel 2004, per i suoi studi sugli organi olfattivi;
  • Françoise Barré-Sinoussi, nel 2008, per la scoperta del virus dell’immunodeficienza umana;
  • Carol W. Greider e Elizabeth Blackburn, nel 2009, per gli studi sui cromosomi.

L’ultima donna ad aver conquistato il Nobel per la medicina è stata la farmacista cinese Tu Youyou, nel 2015, per le sue ricerche sulla malaria.

Quante donne italiane hanno vinto il Nobel?

Il premio Nobel alla medicina Rita Levi-Montalcini
(Foto: Audrey Sel)

Sono solo due le italiane che nell’ultimo secolo hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento.

La prima a essere insignita del Nobel, in questo caso per la letteratura, fu Grazia Deledda (1871-1936). Originaria di Nuoro e una delle più importanti donne scrittrici italiane, viene ricordata come la seconda donna, dopo la svedese Selma Lagerlöf, a ottenere questo storico risultato.

Deledda conquistò il premio Nobel dell’edizione 1926 (ma fu premiata nel 1927) “per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano”.

Nelle sue opere, di ispirazione verista, ritrasse cronache e leggende paesane, ma trattò anche tematiche legate al senso del peccato del male, elementi che si contrapponevano a un desiderio di liberazione e di riscatto. Negli anni Venti si avvicinò poi al decadentismo, con lavori come Il Dio dei viventi, Annalena Bilsini e La vigna sul mare.

La seconda donna ad aver vinto il Nobel, questa volta per la medicina, è stata Rita Levi-Montalcini (1909-2012).

La sua è stata una vita avventurosa e complessa: nata in una famiglia ebraica molto attenta alla ricerca intellettuale, fu costretta ed emigrare in Belgio per sfuggire alle persecuzioni razziali negli anni Trenta, per poi tornare di nascosto in Italia, dove allestì un piccolo laboratorio nella sua camera da letto per continuare i suoi studi. In occasione dell’avanzata degli alleati fu medico presso il Quartier Generale anglo-americano.

Dopo la guerra proseguì la sua carriera negli Stati Uniti e strinse un’importante collaborazione con Stanley Cohen, con cui vinse il Nobel. Nel 2001 venne nominata senatrice. Nel 2009 è diventata la prima tra le vincitrici e i vincitori del premio Nobel a varcare il secolo di vita.

Due figure, quella di Grazie Deledda e di Rita Levi-Montalcini, che possono essere un valido esempio per le tante giovani e donne che vogliono eccellere nel loro campo, superando pregiudizi e stereotipi che ancora permeano la società attuale.