Risparmio energetico in casa: consigli e soluzioni

Risparmio energetico in casa: consigli e soluzioni

Tecnologia e buone abitudini sono le grandi alleate

Regolare la temperatura per il risparmio energetico

Il risparmio energetico in casa significa adottare strategie che limitano i consumi e lo spreco di risorse, scelta che risulta vincente perché fa bene all’ambiente e al portafoglio. Tuttavia non sempre è chiaro come raggiungere questo obiettivo. Quali comportamenti vanno adottati e quali strumenti abbiamo a disposizione? Prima di vederli insieme, facciamo una premessa.

Cosa si intende per risparmio energetico?

Prima di tutto, è meglio chiarire il concetto di “risparmio energetico”: l’espressione comprende tutte le tecniche e soluzioni necessarie per ridurre i consumi di energia nell’ambito delle attività umane. L’obiettivo finale è limitare l’impatto sull’ambiente, per evitare le dannose conseguenze sul clima dovute, ad esempio, ai gas serra generati dall’uomo.

Non vanno dimenticate le ricadute politiche che i consumi irresponsabili possono avere: risorse sempre più scarse provocano una corsa all’approvvigionamento, dando vita a diseguaglianze tra persone e generando tensioni sociali, che potrebbero sfociare in conflitti.

Per questo occorre intervenire innanzitutto sull’efficienza di impianti industriali e trasporti, ma anche su un cambio di mentalità e abitudini nella vita di tutti i giorni. Il singolo contributo di ciascuno, se isolato, non è rilevante, ma se sommato a quello degli altri può portare a una trasformazione significativa.

Risparmio energetico in casa: ecco come intervenire

I nostri comportamenti quotidiani in casa sono possono fare la differenza, senza contare che, minori sono i consumi di gas ed energia elettrica, più si potrà risparmiare sulla bolletta di casa. Un esempio? Il riscaldamento domestico: ogni grado di temperatura in più in casa si traduce in un incremento dei consumi del 7-8%.

Cosa fare, allora? Prima di tutto, si può determinare la quantità di energia utilizzata in casa, un dato utile anche per capire se le azioni adottate sono efficaci:

  • impiegando soluzioni domotiche, ovvero applicazioni tecnologiche nella propria abitazione, orientate all’automazione e alla digitalizzazione degli impianti, come quello del riscaldamento, ad esempio. I contatori intelligenti di nuova generazione sono in grado di misurare il consumo di kW e di autoregolarsi in base alla temperatura interna ed esterna;
  • richiedendo un audit energetico, una sorta di check-up relativo ai consumi domestici. Ci si può rivolgere alla Società di Servizi Energetici (ESCO), o a Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) o altre aziende che svolgono audit energetici.

Una volta che il quadro sui consumi è più chiaro, si può capire dove intervenire in maniera più mirata. Vediamo alcune strategie possibili.

Risparmio energetico in casa grazie a infissi ottimali

Sicuramente uno dei consigli per il risparmio energetico è puntare sull’isolamento termico, indispensabile per evitare dispersioni del calore in inverno e del fresco in estate.

Le finestre, insieme alle porte, sono uno dei punti critici, è fondamentale individuare gli spifferi e le fessure. Per farlo, si può effettuare il test della tenuta: è sufficiente avvicinare un accendino acceso alle guarnizioni in una giornata di vento. Se la fiamma trema, allora significa che l’aria passa e che l’isolamento non è ottimale.

I serramenti vecchi, se non sono più performanti, vanno cambiati. Meglio installare infissi a tenuta termica, con doppi vetri e camera d’aria, ottimi per proteggersi dal caldo e dal freddo, oltre che dai rumori.

Sono tre i materiali utilizzati solitamente per gli infissi:

  • legno, soluzione tradizionale per eccellenza – e per questo classica e senza tempo – assicura un buon isolamento termico, ma richiede una manutenzione costante nel tempo;
  • alluminio, leggero e particolarmente resistente, questo materiale può essere integrato con strati isolanti all’interno del telaio e garantire ottime performance termiche e acustiche. Inoltre è piuttosto robusto e permette di sostenere vetrate molto pesanti per grandi finestre (leggi questo ottimo articolo sul perché scegliere gli infissi in alluminio);
  • PVC: richiede poca manutenzione ed è molto versatile, può essere infatti sottoposto a numerose lavorazioni, per offrire un ampio ventaglio di finiture e stili. Assicura un discreto livello di isolamento termico e acustico.

Un altro accorgimento possibile è l’utilizzo di vetri ecologici, ovvero riciclati. Grazie alla loro massima trasparenza, permettono di ottimizzare la luce naturale che viene da fuori, limitando l’utilizzo dell’elettricità.

Impianto di riscaldamento: le soluzioni per il risparmio energetico in casa

Risparmio energetico in casa

Un’ottima soluzione, ad esempio, sono le caldaie a condensazione, tecnologie innovative in grado di recuperare il calore dai fumi di scarico della combustione e di rimetterlo in circolazione, con un risparmio che si attesta attorno al 20%. Un’alternativa sono i modelli alimentati a biomassa oppure quelli ibridi, da collegare a:

  • impianti solari, per generare acqua calda;
  • impianti fotovoltaici, per produrre elettricità.

Se non si vuole – o non si può – investire in un nuovo sistema, è fondamentale prendersi cura di quello esistente con una corretta manutenzione. In questi casi è consigliabile rivolgersi a un professionista.

Inoltre, come spiega l’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico e sostenibile) nei suoi dieci consigli per il risparmio energetico, bisogna anche verificare l’efficienza dei termosifoni. Occorre perciò evitare di porre tende e mobili che li coprano, perché ostacolano la diffusione del calore nella stanza. Un aiuto per risparmiare energia sono, inoltre, le valvole termostatiche, per gestire al meglio il flusso di acqua calda nei caloriferi.

Attenzione anche alle cattive abitudini, come tenere acceso l’impianto di riscaldamento ad ogni ora del giorno e della notte. Oltre ad avere ricadute pesanti sulla bolletta, rappresenta un significativo spreco di risorse, soprattutto se la casa è moderna e ben isolata.

Le norme (tra cui i decreti DPR n. 412/1993 e 74/2013) fissano la temperatura ottimale in casa in inverno a 20 gradi, con una tolleranza di due gradi in più. Tuttavia 19 gradi assicurano già un buon livello di comfort.

Per quanto riguarda gli orari di accensione del riscaldamento, l’Enea sottolinea che dipendono dalla zona. Nell’area E, ovvero al Nord e nelle aree montane, il riscaldamento può restare acceso per 14 ore; mentre in quelle B, le coste nel Meridione, non si devono superare le 8 ore.

Domotica: così la tecnologia limita gli sprechi

Domotica per la gestione di energia

Infine, possiamo trovare un aiuto concreto nella tecnologia, in particolare grazie alla domotica, ovvero l’automazione di alcuni apparecchi presenti in casa, controllabili da remoto. Questa soluzione ci permette di tenere sempre sotto controllo i consumi e di evitare sprechi inutili.

Grazie ai dispositivi domotici possiamo verificare lo stato degli impianti tramite app, da quello di climatizzazione e di riscaldamento, fino alle luci – regolandoli sui bisogni effettivi. Con un semplice click è possibile azionare il condizionatore solo in alcune stanze e soltanto in determinate fasce orarie, oppure assicurarsi di aver spento le luci anche quando si è fuori casa. Inoltre è più semplice gestire l’impianto di irrigazione in giardino, disattivandolo quando sta per piovere.

Tecnologia, buone abitudini e dispositivi adeguati sono dunque le chiavi per limitare i consumi nella propria abitazione. Un piccolo investimento iniziale permette di risparmiare sulla bolletta e di tutelare l’ambiente.