Il risparmio con le lampadine LED: guida all’acquisto

Ridurre i consumi con un semplice gesto

risparmio con lampadine a LED

Crisi energetica, attenzione alla sostenibilità, rincari delle materie prime: sono tanti i motivi che ci spingono a cercare soluzioni per il risparmio energetico in casa con l’obiettivo di ridurre i consumi. In questo contesto, l’acquisto di lampadine a LED è una scelta ottimale dal punto di vista economico, nel pieno rispetto dell’ambiente. Ecco quali sono le caratteristiche delle luci a LED e perché convengono.

Le caratteristiche delle lampadine LED

caratteristiche lampadine LED

Le tipologie di lampadine in commercio sono numerose: dalle fluorescenti alle alogene, fino alle LED. Inoltre in alcune case sono ancora presenti le classiche lampadine ad incandescenza, la cui vendita è vietata dal 2012 in tutta Europa.

In generale, i modelli di lampadine più performanti sono proprio quelle a LED (acronimo di Light Emitting Diod), grazie alle quali è possibile generare un flusso di luce cinque volte superiore rispetto alle tipologie tradizionali, a parità di potenza assorbita.

Solo una minima parte dell’energia si trasforma in calore, limitando al minimo le dispersioni.

Ci sono grandi differenze anche tra le lampadine a risparmio energetico e quelle a LED. Le lampadine a LED consumano il 90% in meno delle lampade alogene e il 60% in meno di quelle a fluorescenza. Le prime funzionano in maniera simile a quelle ad incandescenza, mentre le seconde si attivano grazie a un gas contenuto in una struttura in vetro e sono particolarmente efficienti.

I modelli a LED si caratterizzano per un ciclo di vita molto lungo: si arriva addirittura a 50mila ore di utilizzo, rispetto alle classiche 4mila. Infine, queste lampadine emettono immediatamente luce anche a basse temperature, il che le rende ideali per l’esterno.

Quanto consuma una lampadina a LED

Le lampadine a LED sono in genere più costose rispetto alle alternative, tuttavia acquistare questi modelli alla lunga è più conveniente: i consumi sono inferiori e la loro durata è assicurata.

Ma quanto consuma una lampadina a LED in un mese? Se rimane accesa intorno alle otto ore al giorno, come da utilizzo medio, si oscilla da meno di 800 a circa 2.400 watt, a seconda del modello. In media, si spendono circa 50 centesimi, rispetto ai 6 euro di una lampadina tradizionale. Il maggior costo iniziale si ripaga dunque nel giro di poche settimane.

Come scegliere una lampadina a LED

scegliere lampadine LED

A questo punto potrebbe sorgere una domanda: come capire se una lampadina è a LED?

In genere la tipologia è indicata chiaramente sulla confezione. Ne esistono però di diversi modelli, tra i quali bisogna saper scegliere. Innanzitutto le lampadine si differenziano per l’attacco. I tipi principali sono due: quello E14 e quello E27.

Occorre conoscere poi la differenza tra watt e lumen: la prima unità di misura indica il consumo energetico, mentre la seconda rappresenta l’intensità dell’illuminazione. Dal loro rapporto si ottiene l’efficienza luminosa, che per le lampadine a LED è particolarmente buona.

Esistono infine delle considerazioni di tipo estetico, come l’indice di resa cromatica e la temperatura di colore. Quest’ultima è legata ai gradi Kelvin: maggiore è il valore e più la luce diventa fredda, tendendo verso l’azzurro.

Scegliere le lampadine a LED: il fattore ambientale

Non bisogna infine dimenticare che la scelta delle lampadine a LED è ideale anche dal punto di vista ambientale. Oltre a ridurre i consumi e a garantire un ciclo di vita più lungo, questi modelli sono privi di sostanze nocive per la salute. Ciononostante non possono essere smaltiti nella raccolta dei rifiuti indifferenziati né, a differenza di quanto avviene con le lampadine alogene o ad incandescenza, in quella del vetro.

Rientrano invece nella categoria dei Raee, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, e come tali vanno trattati. La maggior parte dei rivenditori fa anche un servizio di raccolta delle lampadine usate, in alternativa queste vanno conferite nei centri di raccolta abilitati.