Scrivere un libro: come fare?
Da dove iniziare a scrivere una storia
Nel vastissimo e affascinante mondo nella letteratura e dei libri, sono molti gli e le aspiranti scrittori e scrittrici che vorrebbero provare a mettere su carta le proprie idee e fantasie, scrivendo un libro e dando vita a storie e personaggi. Capire da dove partire, tuttavia, non è sempre facile. Prima di vedere pubblicato il proprio libro, infatti, il percorso da affrontare è molto lungo e prevede anche la ricerca di una casa editrice in grado di apprezzare l’opera e di darle il giusto risalto.
Per quanto riguarda la fase di scrittura, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali se si desidera realizzare un prodotto di qualità:
- Leggere: il modo migliore per apprendere le tecniche di scrittura è osservare come gli autori più esperti le utilizzano. Per questo è importante dedicare molto tempo alla lettura di qualsiasi tipologia di opera, per iniziare a distinguere stili e tecniche.
- Fare ricerche sull’argomento del proprio racconto. Bisogna essere completamente padroni della storia che si intende narrare. Ad esempio, se non si conosce adeguatamente l’epoca storica nella quale si intende ambientare il libro, si potrebbe rischiare di essere poco coerenti.
- Imparare a raccontare una storia: non basta avere un’idea, occorre saperla narrare nel modo giusto per tenere alta l’attenzione dei lettori. Seguire il flusso narrativo, utilizzare le figure retoriche al meglio e dare sostanza ai propri personaggi sono solo alcuni degli aspetti che vanno tenuti in considerazione perché il racconto risulti efficace. Eventualmente, si può pensare di iscriversi a un corso di storytelling o di scrittura creativa.
- Scoprire come è composto un libro: prima di iniziare la stesura della storia, conviene studiare tutti gli elementi del libro, in particolare le componenti interne come testatina, occhiello e note a piè di pagina.
- Essere costanti. Per scrivere un libro bisogna imparare a riservare qualche momento a se stessi tutti i giorni. Definire una quantità di ore e darsi degli obiettivi è un metodo utile per essere perseveranti.
Quali programmi di scrittura usare per redigere un buon libro
Quando si inizia la stesura di un racconto conviene scegliere un programma di scrittura semplice da utilizzare, che consenta di ideare il progetto e correggere la bozza in modo intuitivo e rapido. Tra le numerose possibilità troviamo:
- Ywriter: questo programma struttura in automatico il romanzo, rendendo più semplice organizzare capitoli, paragrafi e sottoparagrafi;
- Scrivener: utilizza una formattazione preimpostata, aiutando chi scrive a strutturare al meglio il racconto;
- Bibisco: lavorare sull’intreccio e sulla caratterizzazione dei personaggi è più facile con questo programma, che fornisce uno schema chiaro e preciso dell’avanzamento della storyline, impedendo errori o buchi narrativi.
Le applicazioni che aiutano a scrivere un romanzo
Oltre a sfruttare al meglio la tecnologia per scrivere la propria storia, si possono utilizzare tante applicazioni per rendere più agevole ogni fase di redazione. Eccone qualcuna di utile.
- Dropbox e Google Drive: sono ottimi strumenti per archiviare il proprio lavoro e renderlo sempre disponibile online. In questo modo non solo si avrà la sicurezza di non perdere la bozza in caso di malfunzionamento del computer, ma si potrà scrivere comodamente ovunque ci si trovi e su qualunque supporto.
- Evernote: è un taccuino virtuale, che permette di prendere appunti, anche vocali, in qualsiasi momento. Si possono anche scansionare documenti e, se si utilizza un tablet con un pennino, scrivere a mano testi esportabili in seguito come pdf.
- Google Keep: con questa app si possono archiviare documenti, note e appunti con grande velocità e semplicità.
- Google Calendar: si tratta di un calendario online, che permette di organizzare al meglio scadenze e impegni quotidiani. Per chi decide di impegnarsi nella stesura di un libro, è importante sfruttare i momenti liberi e dedicare qualche ora al giorno alla lettura e alla scrittura.
Come trovare una casa editrice per il proprio romanzo
Terminata la fase di scrittura e di revisioni (meglio se multiple e fatte anche da persone esterne), la fase successiva è pubblicare l’opera. Come procedere se si vuole rivolgersi a una casa editrice tradizionale? Gli scrittori emergenti, presi dal desiderio di veder pubblicato il frutto di tanto duro lavoro, spesso si lanciano in contratti poco remunerativi o controproducenti. Per trovare un editor competente, che abbia intenzione di pubblicare gratuitamente il libro, serve molto tempo e qualche utile consiglio.
- Richiedere l’aiuto di un’agenzia letteraria, che faccia da tramite tra lo scrittore esordiente e le case editrici. Gli agenti selezionano solo le opere più interessanti, per cui conviene prepararsi psicologicamente a una competizione serrata.
- Partecipare ai concorsi letterari; classificarsi tra i finalisti di gare e concorsi letterari permette di trovare contatti più facilmente con le case editrici, che spesso utilizzano questi eventi per reperire nuovi talenti sui quali investire.
- Rivolgersi alla casa editrice giusta; conviene informarsi adeguatamente sulla tipologia di libri che una casa editrice pubblica. Grazie a internet, è facile fare una ricerca e scoprire chi può essere maggiormente interessato alla tematica proposta.
Piattaforme per pubblicare il proprio libro
In Italia, come nel resto del mondo, molti scrittori emergenti preferiscono pubblicare su siti specializzati il proprio lavoro, anziché ricorrere alle tradizionali case editrici. Infatti, spesso si riesce a ottenere un guadagno economico maggiore in questo modo.
Ovviamente, la cosa più importante è affidarsi solamente a siti web conosciuti, seri e professionali, per evitare cattive sorprese. Tra le piattaforme più conosciute citiamo:
- Kindle direct publishing: è la piattaforma ideata da Amazon per pubblicare ebook e libri cartacei gratuitamente. Il servizio si distingue per la velocità: in meno di 48 ore dalla pubblicazione, l’opera viene inserita nei Kindle Store di tutto il mondo. Se gli introiti dell’autore superano il 30%, Amazon riscuote la propria percentuale sul costo del libro;
- Youcanprint: questo sito pubblica sia in modalità digitale sia cartacea opere inedite, da cui si può trarre un certo guadagno economico. Il servizio che distingue Youcanprint è la possibilità di realizzare anche audiolibri;
- Ilmiolibro.it: si tratta di una vetrina in cui inserire il proprio libro in formato digitale. I lettori possono provare a leggere qualche pagina prima di decidere se acquistare o meno l’opera;
- Lulu: offre gratuitamente il codice SBN per la pubblicazione, a differenza della maggior parte dei suoi concorrenti. Registrandosi sul sito, l’autore può creare una vetrina personalizzata in cui inserire, oltre alle sue opere, anche video, foto ed eventuali contatti;
- StreetLib: anche questa piattaforma assegna gratuitamente codici ISBN ai libri e permette la pubblicazione di opere in formato digitale e cartaceo.
Che cos’è il self publishing?
Si tratta di un’auto-pubblicazione: questo procedimento, a differenza di quanto avviene per le modalità tradizionali, può avere numerosi vantaggi. Vediamone alcuni:
- lo scrittore ha il pieno controllo sul processo creativo, sulla vendita del libro e sui diritti d’autore;
- se la tematica del libro si rivolge a un pubblico di nicchia, le case editrici potrebbero non voler pubblicare l’opera, per quanto ben strutturata. Con il self-publishing si può raggiungere più facilmente il proprio target di lettori;
- i siti di self-publishing spesso permettono guadagni maggiori rispetto alla pubblicazione tradizionale, specialmente se si sceglie il formato digitale.
L’auto-pubblicazione ha, però, anche alcuni svantaggi. Il più grande è rappresentato dal fatto che lo scrittore debba improvvisarsi anche editore e imprenditore, poiché dovrà occuparsi da solo della revisione del testo (dalla formattazione alla creazione della copertina) e alla promozione della sua opera. Non tutti gli autori sono disposti a dedicare il loro tempo a tutti questi procedimenti, assolutamente necessari se si vuole proporre al pubblico un prodotto di buona qualità. Inoltre, se non si sanno distinguere pregi e difetti dei diversi siti di self-publishing, il rischio è quello di fare una scelta sbagliata.
I dati sulla diffusione dell’auto-pubblicazione
Il fenomeno del self-publishing sta registrando un notevole incremento in Italia, anche se le cifre non sono ancora paragonabili a quelle degli Stati Uniti, dove l’auto-pubblicazione è ormai consolidata nel mondo editoriale. Nel 2017, nel nostro Paese sono stati pubblicati in questo modo circa 30mila libri, oltre il 45% del totale.
Purtroppo, in molti credono che self-publishing significhi solamente caricare online un manoscritto. In realtà, si tratta di una procedura molto più complessa, in cui entrano in gioco capacità manageriali che uno scrittore può anche non possedere. Per questo motivo, se non si desidera ricevere una grande delusione, conviene comprendere molto bene questo mondo prima di decidere di entrarci a tutti gli effetti. Inoltre, il mercato del libro auto-prodotto migliora di anno in anno in fatto di qualità, comportando una competizione sul mercato che bisogna essere in grado di sostenere.
Amazon, con il suo bacino di 197 milioni di visitatori, rappresenta il punto di incontro per eccellenza tra scrittori emergenti e il potenziale pubblico, specialmente per quanto riguarda il settore degli e-book autopubblicati, in forte crescita negli ultimi anni. Infatti, sulla nota piattaforma, nel 2017 gli ebook-self rappresentavano il 35% del totale, contro il 42% di ebook pubblicati dalle case editrici e il 19% di novità lanciate dalla costola editoriale di Amazon.
Nel 2019 circa un libro su cinque era stato autopubblicato, a dimostrazione del fatto che questa modalità di vendita è molto apprezzata. È probabile, comunque, che l‘editoria del futuro, almeno nel nostro Paese, continui a utilizzare una rete in grado di intrecciare il mondo digitale a quello cartaceo tradizionale.