Women’s Forum G20 Italy: così le donne guideranno la ripresa
Il summit si terrà a Milano il 17, 18 e 19 ottobre
L’obiettivo non è per niente semplice: mettere le donne al centro della ripresa post pandemia e ridurre le asimmetrie che ancora connotano i tavoli del potere. Per dirla in altre parole, si tratta di decidere con quali ingredienti scrivere il futuro. Questo è il Women’s Forum G20 Italy, summit in programma dal 17 al 19 ottobre, a Milano.
L’iniziativa, che abbraccia contestualmente la presidenza italiana del G20, ha un peso rilevante in un Paese dove, secondo i dati Eurostat riportati dall’Ansa, il 51% delle donne non accede al mondo del lavoro. Un primato negativo, inasprito dagli effetti dell’anno e mezzo di crisi sanitaria, che rende l’Italia il fanalino di coda sul fronte delle differenze di genere.
Women’s Forum G20 Italia 2021: dalla “She Cession” alla “She-Covery”
La pandemia, il lockdown con le scuole chiuse e lo smart working frenetico e, in molti casi, impossibile hanno costretto molte donne a fare un doloroso passo indietro sul piano professionale. Un fenomeno esteso, una vera e propria recessione femminile che è stata ribattezzata, non a caso, “She Cession” da alcuni media, come ad esempio Forbes che ne spiega tutti gli effetti.
La risposta, ancora in nuce, può essere rappresentata dal concetto di “She Covery”, pensato dal Women’s Forum, come il rilancio dopo l’emergenza sanitaria e la relativa crisi economica.
Nel concreto, il “She Covery” è una summa di buone pratiche che devono e dovranno trovare spazio nel contesto del G20, come spiega Chiara Corazza, direttrice generale della piattaforma Women’s Forum for the Economy&Society. Un progetto che punta a creare un precedente storico davvero importante: guidare la ripartenza economica e sociale, promuovendo nuovi modelli di leadership pubblica e privata che non lascino indietro nessuno.
Tanti i partecipanti internazionali
Dal 17 al 19 ottobre, il Forum sul suolo milanese si presenterà come un hub di competenze unico, con un novero di speaker e partecipanti internazionali di massimo livello, simbolo dell’eccellenza italiana come Gucci, Generali, Snam, Banca Europea per gli Investimenti, Accenture, DATA4, Enel, Henkel, Spencer Stuart e molti altri. Insieme costituiranno l’Advisory Board, con il compito di realizzare nuovi programmi di sviluppo, spingendo l’adozione del “She-Covery” nell’Agenda dei Leader del G20.
Storia e obiettivi del Women’s Forum
Il Women’s Forum for the Economy & Society ha visto la luce nel 2005. Con una sede a Parigi e uno sguardo globale, la realtà è tra le più significative piattaforme internazionali che promuovono la visione delle donne.
Per disegnare insieme prospettive concrete e impattare sul futuro occupazionale femminile, al tavolo del Women’s Forum si sono sedute personalità del calibro di Christine Lagarde, attuale presidente della Banca Centrale Europea, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, l’imprenditrice informatica Melinda Gates e tante altre. Non sono mancate le voci maschili, con grandi capi d’industria internazionali e politici come Emmanuel Macron e il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.
L’edizione online del Women’s Forum Global Meeting 2020
L’evento, l’anno scorso, si è svolto digitalmente con una platea mondiale che ha richiamato 25mila partecipanti online, da 105 Paesi. Sono stati 130 gli speaker provenienti dalle aziende, dai governi e dalle istituzioni.
Un seme importante per scardinare stereotipi di genere e costruire un nuovo paradigma, suggellato, a ridosso delle elezioni americane, dalla vicepresidenza di Kamala Harris.
Proprio in questa occasione, il sondaggio Wfgm Barometer realizzato da Ipsos su 3.500 cittadini delle nazioni G7 (Italia, Usa, Germania, Francia, Regno Unito, Canada e Giappone) ha fornito numeri che fanno ben sperare. Il 91 % degli intervistati considera una priorità superare il gender gap. Inoltre il 78% sostiene che un maggiore accesso delle donne al settore Science, Technology, Engineering and Mathematics (Stem) e all’intelligenza artificiale potrebbe essere un volano importantissimo per la crescita economica.
Women’s Forum, la battaglia sul gender gap nel mondo del lavoro
Dal Data Protection Officer allo specialista dell’Intelligenza artificiale, i mestieri che caratterizzeranno il domani saranno profondamente diversi da quelli di oggi. L’accelerazione tecnologica contribuirà a ridisegnare confini e competenze.
Per questo l’accesso alla formazione nei settori Stem anche e soprattutto per le donne ha un ruolo fondamentale. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, la direttrice generale del Women’s Forum sottolinea come le donne rappresentino solo il 22% del comparto. L’Italia, in questo, gioca bene la partita sul campo con uno speranzoso 17% di donne impegnate nel cloud computing, contro il 14% degli Stati Uniti e l’8% della Germania.
Ma resta ancora tanto da fare. Il Women’s Forum stima che le aziende femminili siano 242 milioni, più del 35%, ma possono accedere a meno dell’1% degli appalti pubblici e privati.
Il divario tra uomini e donne c’è, dunque, ed è difficile da superare. Per iniziare a colmarlo servono allora tante altre iniziative, sulla scia dell’appuntamento milanese di ottobre. Una speranza per un futuro più equo.